Ricorre oggi, come ogni 8 giugno dell’anno, la Giornata mondiale degli oceani, in inglese World Ocean Day. Scopriamo insieme la storia di questa speciale ricorrenza, il significato, il motivo per cui è stata selezionata proprio questa data per la celebrazione e tante altre curiosità.
Giornata mondiale degli oceani: storia, significato e perchè si celebra l’8 giugno
Nata nel 1992 a Rio de Janeiro, nel corso del Vertice sull’ambiente tenuto da un gruppo di esperti e politici, la Giornata mondiale degli oceani è stata proposta per la prima volta dal Canada. Solamente diversi anni dopo però, nel 2008, è stata riconosciuta in via ufficiale dalle Nazioni Unite. Oggi è a tutti gli effetti una ricorrenza che si celebra a livello internazionale.
È proprio da quell’anno, dal 2008, che questa Giornata viene ricordata ogni anno in tutto il mondo. Lo scopo è uno solo e ben chiaro a tutti: far capire alla popolazione internazionale che gli oceani sono una risorsa molto importante per la nostra Terra. Essi infatti sono fondamentali per la conservazione di tantissime forme di vita (animali e vegetali), ma anche per quella degli esseri umani.
L’obiettivo della ricorrenza è dunque quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle acque che ci circondano. Acque che sono una vera e propria risorsa essenziale per la vita di tutti noi. Basti pensare infatti che gli oceani rilasciano oltre il 50% dell’ossigeno che noi stessi respiriamo. Essi sono anche in grado di assorbire un terzo dell’anidride carbonica prodotta nel mondo.
Per non parlare poi della funzione importantissima che svolgono per quanto riguarda il clima e il cibo. Rappresentano una fonte di sostentamento per miliardi di specie di esseri viventi. E addirittura si stima che la sopravvivenza di una persona su 5 dipenda proprio dagli oceani.
Dall’altra parte però bisogna anche fare i conti con una triste realtà. L’inquinamento prodotto dalla plastica, dai rifiuti, dai gas di scarico e altro ancora sta provocando dei danni irreparabili per quanto riguarda gli oceani (e non solo, purtroppo).
Il cambiamento climatico e i disastri ecologici stanno colpendo le nostre acque e quindi anche noi stessi. A ciò si aggiungono poi la pesca eccessiva, quella illegale, l’acidificazione e il mal mantenimento delle acque. Insomma, non sono pochi le azioni e gli elementi che minacciano il benessere dei nostri oceani.
Chi sono i responsabili? La risposta è molto semplice e scontata: siamo proprio noi, gli esseri umani. Per questa ragione dunque la Giornata mondiale degli oceani si rivolge a tutti quanti perché la questione riguarda ogni singola persona. Riguarda i consumatori, le aziende, i Governi e le istituzioni.
Perché si celebra l’8 giugno?
Per quanto riguarda la decisione di celebrare questa speciale ricorrenza l’8 giugno di ogni anno, in realtà, sembra che non ci sia una motivazione ben precisa dietro. Semplicemente sappiamo che la Giornata in questione si festeggia dal 1992 ma è diventato ufficiale solamente nel 2008.
Gli oceani, chiamati anche “cieli blu” sono una risorsa per la sopravvivenza nostra e di tutti gli altri esseri umani che dobbiamo assolutamente rispettare. Ciò vuol dire non solo che le grandi aziende devono far di tutto per abbassare i livelli di inquinamento, ma anche che noi stessi, nel nostro piccolo, dobbiamo agire e combattere gli sprechi.
Anche noi infatti, tramite azioni di vita quotidiana e piccoli accorgimenti, possiamo fare la differenza. Non si tratterà mai di cose inutili. Basta poco da tutti quanti per combattere il cambiamento climatico e le terribili conseguenze che esso sta avendo sugli oceani e, più in generale, sulla natura.
Dobbiamo infine ricordarci che le azioni inquinanti e poco rispettose della natura che noi facciamo, si rivolteranno (e si stanno già rivoltando) contro noi stessi. Dunque non prestare attenzione a queste tematiche e non capire l’importanza che gli oceani hanno nella nostra vita è davvero un grande errore.