Volodymyr Zelensky si trova in “viaggio di lavoro” nella regione di Kherson, per visitare i luoghi colpiti dall’alluvione provocata dall’esplosione della diga di Kakhovka. Un’occasione, per il presidente ucraino, anche per monitorare i danni della catastrofe avvenuta nella regione meridionale.
Sono state discusse molte questioni importanti: la situazione operativa nella regione a seguito del disastro, l’evacuazione della popolazione dalle potenziali zone alluvionali, l’eliminazione dell’emergenza causata dall’esplosione della diga, l’organizzazione del supporto vitale per le aree allagate. Inoltre, le prospettive di ripristino dell’ecosistema della regione e della situazione militare operativa nell’area del disastro.
Zelensky sottolinea l’importanza di “calcolare i danni e stanziare fondi per risarcire i residenti colpiti dal disastro”. Necessario anche lo sviluppo di un programma “per compensare le perdite o trasferire le imprese all’interno della regione di Kherson”.
Recatosi a Kherson per la sua riunione operativa, il presidente ucraino ne ha approfittato per ringraziare soccorritori, volontari e “tutti coloro che sono coinvolti in questo compito”. Zelensky ha postato sui suoi social un filmato che lo ritrae mentre stringe la mano ad alcuni operatori. Nelle immagini anche le scene di salvataggi di civili su battellini e gommoni.
Esplosione diga Kakhovka, Zelensky al telefono con Macron: “Ho illustrato le necessità urgenti dell’Ucraina”
Zelensky ha poi rivelato l’entità del suo colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron. Il leader di Kiev sottolinea di avergli illustrato la situazione attuale nella regione di Kherson, con particolare attenzione alle “conseguenze ambientali e umanitarie dell’atto terroristico russo“. Zelensky ha poi “illustrato le necessità urgenti dell’Ucraina per eliminare il disastro”.
Abbiamo discusso della possibilità di utilizzare i meccanismi internazionali per indagare sulle cause. Abbiamo concordato di continuare la cooperazione in materia di difesa, in particolare per proteggere i nostri cieli. Ci auguriamo che l’addestramento dei piloti ucraini inizi il prima possibile. Abbiamo discusso i formati delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, le aspettative per il Vertice Nato di Vilnius e i preparativi per il Vertice sulla pace globale.
A questo punto, il prossimo passo consiste in una “risposta chiara e rapida del mondo a quanto sta succedendo”. In ballo ci sono le vite dei residenti della regione di Kherson, “senza soccorsi, senza acqua potabile, senza cibo, senza cure mediche”.
I nostri servizi militari e speciali stanno salvando quante più persone possibile, nonostante i bombardamenti. Abbiamo bisogno che organizzazioni internazionali, come il Comitato internazionale della Croce Rossa, si uniscano immediatamente all’operazione di salvataggio.