È stata eseguita oggi, giovedì 8 giugno 2023, un‘ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli, nei confronti di 20 persone che sembrano essere legate, in vario modo, alla camorra. Un’ordinanza emessa dal Gip del tribunale del capoluogo campano su richiesta della procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia.

Camorra, 20 arresti oggi: estorsioni, detenzione armi e spesa per famiglie fragili durante pandemia

Le 20 persone fermate oggi sono gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso. In questo caso si parla nello specifico del clan Gallo-Angelino. Ai soggetti arrestati vengono mosse anche le accuse di estorsioni – sia consumate che tentate – nei confronti di diversi imprenditori della zona, di detenzione e porto di armi da guerra e comuni da sparo e di delitti aggravati dal metodo mafioso.

L’organizzazione sembra che fosse attiva a Caivano, in provincia di Napoli, e nei territori limitrofi, in un periodo di tempo che andava da novembre del 2019 al maggio del 2022. Secondo quanto emerge dalle indagini il clan avrebbe operato mediante continuative e quotidiane richieste di estorsione ai danni di imprenditori edili e di commercianti della zona.

Lo stesso gruppo si sarebbe anche avvalso di una grande disponibilità di armi, che sembra venissero nascoste abilmente sotto terra o tra le intercapedini di alcuni edifici. Sono stati scoperti anche impianti di video-sorveglianza, nascosti nelle mura dei palazzi. Proprio questi elementi avrebbero assicurato al clan la supremazia rispetto ad altre organizzazioni illecite e illegali presenti nella stessa area. Ma non è finita qui.

Le altre attività

Sempre stando alle ricerche e alle indagini condotte dai carabinieri che hanno portato all’arresto di 20 soggetti, il controllo del territorio sarebbe stato realizzato anche attraverso attività apparentemente benefiche.

In particolare le persone coinvolte avrebbero finto di prestare soccorso ai soggetti fragili e alle famiglie economicamente indebolite dal periodo di pandemia legato al Covid-19. Avrebbero, nello specifico, aiutato coloro che erano in difficoltà a Caivano chiedendo però in cambio qualcos’altro.

Sembra infatti che proponessero una sorta di “sostegno interessato” nei confronti dei bisognosi. Infine queste stesse persone, durante il periodo più duro della pandemia in Italia, mentre tutte le attività erano chiuse, avrebbero organizzato un vero e proprio “banco di distribuzione di alimenti” alle famiglie bisognose.

Camorra, 20 arresti oggi: il provvedimento

Il provvedimento eseguito oggi, giovedì 8 giugno 2023, è una misura cautelare. Quest’ultima è stata disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione. A eseguirla sono stati i carabinieri appartenenti Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna. L’ordinanza di tale misura è stata invece stata Gip del tribunale di Napoli su richiesta della procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia.

I soggetti coinvolti, 20 in totale, destinatari di questo provvedimento, sono tutte persone sottoposte alle indagini e dunque presunte innocenti fino a sentenza definitiva. Ora infatti questi sono stati fermati e arrestati e dovranno rispondere alle accuse che verranno mosse contro di loro in sede di giudizio.

Stando comunque da quanto emerge dalle indagini sembra che siano in qualche modo legate ad associazioni di tipo mafioso e camorra. Sarà, in ogni caso, un giudice esperto a stabilire la loro innocenza o la loro colpevolezza.

Per il momento ciò che emerge è che queste persone avrebbero compiuto atti di estorsione nei confronti di imprenditori e commercianti della zona, avrebbero detenuto armi illegalmente e le avrebbero nascoste sotto terra o tra le intercapedini per non farle scoprire e avrebbero prestato un finto soccorso nei confronti delle persone in difficoltà durante la pandemia da Covid-19 che ha colpito tutta quanta l’Italia.