Arrivano novità sulla scuola riguardo alla Carta del docente che sarà estesa a 83mila supplenti, mentre la ricostruzione di carriera seguirà nuove regole con l’abolizione della penalizzazione. Entrambe le misure andranno a regime già dall’anno scolastico 2023-2024 in base a quanto prevede il decreto “salva infrazioni”, il provvedimento che il governo ha approvato nel Consiglio dei ministri di ieri, 7 giugno, per evitare le procedure della Commissione europea e chiudere i contenziosi.
La Carta del docente, che attualmente spetta agli insegnanti di ruolo della scuola, andrà a vantaggio anche dei supplenti annuali dalla ricarica di settembre prossimo, chiudendo una questione che si trascinava dalla sua istituzione con la riforma della “Buona scuola” di Matteo Renzi del 2015. Ancora più sentita era la questione del conteggio del pre-ruolo dei docenti per gli anni di precariato nella scuola ai fini di avanzamento di carriera e servizio scolastico.
Carta del docente anche ai supplenti della scuola dall’anno 2023-2024
Dal prossimo anno, dunque, la Carta del docente andrà accreditata anche ai supplenti annuali nella scuola. Ad oggi, della card che permette acquisiti in libri, software, hardware, biglietti di cinema, teatri e spettacoli, nonché la copertura delle spese per i corsi di formazione degli insegnanti nel limite massimo di 500 euro all’anno, ne potevano usufruire 710mila docenti di ruolo.
Dal prossimo anno scolastico, il totale degli insegnanti che avrà a disposizione la Carta del docente salirà a 793mila, includendo quindi anche 83mila supplenti annuali. La spesa in più stimata per l’anno 2023-2024 è pari a 10 milioni di euro, mentre nella legge di Bilancio 2024 il governo dovrà stanziare ulteriori 30 milioni per il prossimo anno e 60 per il 2025. Diversamente, l’importo della Carta del docente scenderà d’importo a 463 euro nel 2024-2025 e a 423 euro nel 2025-2026 per effetto delle politiche di tagli adottate dal precedente ministro dell’Istruzione.
Carta del docente e nuova ricostruzione di carriera nel decreto approvato dal governo ‘Salva infrazioni’
Il decreto legge “Salva infrazioni” fissa anche nuove regole per quanto riguarda la ricostruzione di carriera dei docenti di ruolo della scuola. La questione va avanti da svariati anni, soprattutto per le penalizzazioni del riconteggio del periodo del pre-ruolo per una percentuale del 30 per cento.
È bene precisare che il correttivo adottato dal decreto legge non avrà efficacia retroattiva, ma varrà solo sulle ricostruzioni delle carriere degli insegnanti che passeranno di ruolo a decorrere dall’anno scolastico 2023-2024. Pertanto, il servizio svolto come supplenza prima che il docente passi a tempo indeterminato verrà conteggiato per intero, senza la penalizzazione di circa un terzo che scatta sul servizio eccedente i quattro anni, come avviene attualmente.
Ricostruzione di carriera, nuove regole per i 344.767 insegnanti che saranno assunti fino al 2032-2033
La relazione accompagnatoria al provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri di ieri enuncia il contenzioso che si è incrementato nel corso dei passati anni con il ministero dell’Istruzione soccombente di fronte ai ricorsi presentati dai docenti, anche con cause collettive, davanti ai giudici. Spesso il ministero di Viale Trastevere ha dovuto pagare anche le spese per le cause.
La relazione tecnica fa una stima anche della platea di docenti che saranno interessati a questa misura. Ipotizzando che, a partire dal prossimo anno scolastico e fino al 2032-2033 le immissioni in ruolo di insegnanti saranno pari a 344.767, la spesa complessiva sui bilanci pubblici ammonterà a oltre 117 milioni di euro. Il provvedimento riguarda anche il riconoscimento dell’anzianità di servizio del comparto Alta formazione artistica e musicale (Afam) assunto con contratto a termine. Infine, riguardo alla procedura di infrazione 4231 del 2014 relativa al lavoro a tempo determinato del personale volontario dei Vigili del fuoco, il decreto autorizza immissioni per 550 posti a partire dal 1° ottobre 2023.