Assegno unico universale: pagamento giugno. Ecco le date del calendario INPS. Molti lettori hanno richiesto ulteriori informazioni sulle date di pagamento del mese di giugno per quanto riguarda il beneficio per i figli e il conguaglio, se spettante.
Il conguaglio sull’assegno unico universale deriva dal ricalcolo dell’importo spettante. Questo è il principale motivo per cui non tutti riceveranno l’aumento dell’assegno, ma ci possono essere anche dei casi di riduzione dell’importo. Vediamo insieme le date di pagamento dell’assegno unico nel calendario di giugno.
Assegno unico calendario pagamento giugno: ecco le date
L’Ente nazionale della previdenza sociale, nel messaggio n. 1947 del 26 maggio 2023, spiega i motivi legati all’accredito del conguaglio applicato sull’assegno unico universale, ricordando agli utenti la possibilità di visionare l’elenco delle prestazioni maturate nell’area MyInps. Infatti, l’INPS ha previsto una sezione dedicata all’Assegno unico universale (Auu), che permette di verificare la presenza di somme a debito o credito relative al beneficio per i figli.
D’altra parte, è importante sottolineare che a partire dal 10 giugno 2023, è necessario accedere al sistema digitale per verificare l’eventuale presenza di somme aggiuntive come conguaglio.
Nel caso in cui tu rilevi una trattenuta non dovuta, puoi richiedere maggiori dettagli direttamente all’INPS.
In quest’ultimo caso, è possibile risolvere la questione interloquendo con l’operatore del Contact center, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).
Quando si rinnova l’assegno Unico 2023?
A partire dal 1° marzo 2023, coloro che hanno presentato la richiesta di accesso all’assegno unico e universale per i figli a carico nel periodo gennaio 2022 – febbraio 2023, se la richiesta è stata regolarmente accolta e risulta in corso di validità, hanno ricevuto l’accredito d’ufficio della prestazione spettante da parte dell’Ente nazionale di previdenza sociale.
Questi beneficiari non devono presentato una nuova domanda. Tuttavia, devono obbligatoriamente rinnovare il certificato ISEE per poter beneficare dell’importo completo a cui hanno diritto.
Al riguardo, vengono applicate le disposizioni contenute nella circolare numero 132 del 15 dicembre 2022, in cui si spiega che in assenza di una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) presentata per il 2023. L’importo dell’Assegno unico e universale sarà calcolato con decorrenza da marzo 2023 orientato su importi minimi, come previsto dalla legge.
Se la nuova DSU viene presentata entro il 30 giugno 2023, gli importi già accreditati per l’anno 2023 saranno oggetto di adeguamenti a partire dal mese di marzo 2023. Specie considerando eventuali importi arretrati dovuti.
Tuttavia, le domane presentate oltre il 1° luglio comporteranno il calcolo dell’importo dell’assegno unico a partire dal mese successivo alla presentazione della richiesta, senza il riconoscimento di somme arretrate.
Quando pagano l’assegno unico a giugno?
L’assegno unico e universale per i figli a carico verrà accreditato in diverse finestre temporali. Alcuni beneficiari riceveranno l’accredito nell’intervallo compreso dal 10 e il 20 giugno. Successivamente, altri aventi diritto riceveranno l’importo spettante a partire dalla seconda finestra temporale, che va dal 20 fino alla fine del mese di giugno 2023.
Nel dettaglio, l’erogazione dell’assegno unico universale avverrà come segue:
- dal 10 al 20 giugno, per coloro che hanno presentato la richiesta di ammissione al beneficio entro il mese di febbraio;
- entro la fine del mese di giugno, per coloro che hanno presentato la richiesta di accesso al beneficio dal mese di aprile;
- I percettori del Reddito di cittadinanza, l’accredito è previsto a partire dal 28 giugno e riguarda la ricarica di maggio 2023. Mentre gli arretrati dovrebbero arrivare dopo il 17 o 27 giugno 2023.
Si ricorda che l’Ente nazionale della previdenza sociale rilascia una quota per ogni figlio a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni. Non ci son restrizioni di età per i figli portatori di handicap.
In conclusione, per capire quando arrivano gli arretrati, è necessario visionare il proprio fascicolo previdenziale disponibile sul sito online dell’INPS.