Il virus sinciziale è un patogeno respiratorio che colpisce principalmente i bambini, in particolare i neonati e i bambini piccoli. Si diffonde facilmente attraverso le goccioline di saliva e secrezioni nasali di individui infetti e può causare infezioni alle vie respiratorie inferiori, come bronchiolite e polmonite.
Di recente l’Unione Europea ha approvato un vaccino specifico per la prevenzione del virus sinciziale negli individui di età superiore ai 60 anni, al fine di proteggere questa fascia di età più vulnerabile alle complicazioni causate dall’infezione a livello respiratorio.
Ecco i dettagli sui sintomi e le cure di questo virus.
Quali sono i sintomi del virus sinciziale?
Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è una causa molto comune di infezioni respiratorie, specialmente nei bambini. La maggior parte dei bambini si infetta entro i 4 anni di età, molti già nel primo anno di vita.
L’infezione non conferisce immunità completa, quindi le reinfezioni sono comuni, anche se di solito meno gravi. Le epidemie di solito si verificano durante l’inverno e all’inizio della primavera. L’RSV è la principale causa di malattie del tratto respiratorio inferiore nei bambini piccoli.
L’infezione inizia con sintomi simili a un’infezione delle vie respiratorie superiori, come congestione e febbre, per poi coinvolgere il tratto respiratorio inferiore, causando spesso bronchiolite e talvolta polmonite con tosse e difficoltà respiratorie. Le infezioni successive di solito colpiscono solo il tratto respiratorio superiore.
I bambini che hanno avuto bronchiolite da piccoli, hanno maggiore probabilità di soffrire d’asma in età adulta.
Negli adulti sani e nei bambini più grandi, la malattia di solito è lieve e si manifesta solo come un semplice raffreddore.
Quali sono le cure per il virus sinciziale
Per prevenire il virus sinciziale, fai tue queste abitudini:
Buona igiene:
Un’importante misura precauzionale è mantenere una buona igiene. Ciò include lavarsi frequentemente le mani ed evitare il contatto con il malato.
Palivizumab come profilassi per bambini ad alto rischio:
Per alcuni bambini ad alto rischio di sviluppare una grave infezione da RSV, può essere avviato il trattamento con palivizumab, che contiene anticorpi RSV. Questo farmaco viene somministrato tramite iniezione una volta al mese durante la stagione RSV. I bambini ad alto rischio includono neonati e bambini con gravi malattie cardiache o polmonari, prematuri o altri bambini a rischio elevato.
Quali sono le cure?
I bambini con difficoltà respiratorie devono essere curati in ospedale, dove possono ricevere ossigeno e fluidi per via endovenosa a seconda delle loro condizioni. La ribavirina, un antivirale, non è più raccomandata tranne che per i bambini con un sistema immunitario gravemente compromesso.
La maggior parte dei bambini non richiede il ricovero in ospedale. Il trattamento domiciliare mira principalmente ad alleviare i sintomi, ad esempio attraverso l’uso di antidolorifici e l’assunzione di liquidi per prevenire la disidratazione.
Perché l’UE ha approvato un vaccino contro il virus sinciziale per gli over 60?
Nonostante questo virus colpisca principalmente i bambini, l’UE ha approvato un vaccino per gli over 60. Come mai?
Si chiama Arexvy il primo vaccino che protegge anziani e fragili contro questo virus. Secondo la Commissione europea, infatti, gli anziani fragili possono avere gravi complicazioni se contraggono questo virus.
A maggior rischio sono i pazienti con diabete ma anche malattie polmonari e cardiache. L’Ema ha dato il via libera dopo l’esplosione dei casi in Europa lo scorso inverno.
Si incoraggiano gli stati europei a procedere con la vaccinazione prima dell’autunno prossimo.
Nonostante nella maggior parte dei casi i sintomi siano lievi, l’inverno scorso ci sono stati circa 250mila i ricoveri a causa di questa patologia, mentre ogni anno ci sono circa 17 mila decessi tra gli over 65.
Nei Paesi mediterranei, il periodo in cui è più probabile contrarre questo virus va da novembre e aprile con picchi nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Il vaccino si è reso necessario perché anche se si è guariti in passato, non si diventa mai immuni completamente.