Simone Inzaghi può sorridere in vista della sfida di Champions League di sabato 10 giugno contro il Manchester City a Istanbul. Mkhitaryan recupera per la finale dopo la distrazione muscolare che lo aveva bloccato lo scorso 16 maggio nel derby europeo contro il Milan. Il giocatore armeno si è allenato regolarmente con i compagni e ora spetterà il tecnico decidere se impiegarlo dal primo minuto o evitare rischi facendolo partire dalla panchina. Simone Inzaghi poi dovrà sciogliere il dubbio stagionale in attacco dove solo Lautaro Martinez è sicuro di una maglia da titolare, ad affiancare l’argentino è favorito Edin Dzeko su Romelu Lukaku.
Mkhitaryan o Brozovic?
E’ il ballottaggio del centrocampo. L’armeno ha recuperato per la finale ed è pronto a scendere in campo, il croato ha perso la sua centralità nello scacchiere di Inzaghi ma è un elemento di grande esperienza. In base alla scelta poi dipenderà la posizione di Calhanoglu. Il recente passato andrebbe a favore dell’ex Roma che con le sue incursioni in area avversaria è stato decisivo, sua la rete dello 0-2 nella semifinale di andata contro il Milan. Giocatore dinamico, generoso e rapido nel ribaltare il fronte per ripartire in contropiede, sembra essere perfetto per affrontare la formazione di Guardiola.
Brozovic sposterebbe il turco come terzo di centrocampo e sarebbe una soluzione che mira di più al palleggio per interrompere l’egemonia di De Bruyne e compagni. Il croato ha anche uno spessore internazionale e una capacità di lettura fra le linee che potrebbe obbligare il City a cercare fortuna sugli esterni senza innescare il belga e Gundogan. Il ballottaggio quindi sembra diventare non tanto per gli uomini ma per il tipo di partita che Inzaghi vorrà fare a Istanbul.
Le altre maglie della linea a cinque sono invece già assegnate. Fasce laterali con Dumfries a destra e Di Marco a sinistra, compiti delicati per i due esterni che dovranno aiutare i tre dietro e riuscire a ripartire in velocità per sorprendere la retroguardia inglese. In mezzo Niccolò Barella e Hakan Calhanoglu, il primo mezzala destra e il secondo varia tra a cabina di regia e la mezzala sinistra in base alla scelta fra Mkhitaryan e Brozovic.
Difesa e attacco
In pochi mesi il reparto arretrato di Simone Inzaghi ha perso tutte le vecchie certezze trovando una nuova identità che ha portato stabilità e solidità. Partendo già dalla porta dove Andrè Onana ha scalzato Samir Handanovic fra i pali, il camerunense si è guadagnato la fiducia del tecnico e dei compagni a suon di parate. In difesa le scelte sono diventate ancora più sorprendenti visto che sono spariti dal campo due titolari come Skriniar e de Vrij. Il primo fra un infortunio e il contratto in scadenza ha visto poco il campo nel 2023 mentre l’olandese ha perso il posto. L’unico superstite è quindi Alessandro Bastoni che insieme a Matteo Darmian, affiancheranno Francesco Acerbi nella linea dei tre.
Davanti la certezza è Lautaro Martinez. L’argentino vuole chiudere una stagione da sogno cominciata con la vittoria del mondiale. Arriva alla finale di Champions League nel momento migliore dell’anno e incontrerà il suo compagno di nazionale Julian Alvarez per un duello albiceleste a distanza. Il compagno di reparto sarà quindi il grande ex della partita Edin Dzeko oppure Romelu Lukaku nel suo derby personale avendo indossato la casacca dello United. Il bosniaco è in vantaggio, Inzaghi non ha mai voluto privarsi di lui nelle gare importanti per sfruttare poi l’impatto del belga a partita in corso. Si è rivisto in campo con i compagni anche Joaquin Correa che però si è defilato per un lavoro personalizzato, spera di essere almeno in panchina.