Assegno unico per i figli, l’Inps ha predisposto un nuovo pannello informativo per le operazioni di ricalcolo e conguaglio dell’indennità che sono avvenute a maggio scorso. Lo comunica lo stesso Istituto previdenziale spiegando che le funzionalità saranno semplificate e consentiranno, ai fruitori dell’assegno unico, di capire quali siano le ipotesi di ricalcolo e gli arretrati o i trattenimenti spettanti sull’indennità.
Il pannello informativo si rende necessario a seguito del conguaglio annunciato per la mensilità di maggio 2023 dell’assegno unico. In tutto, 512mila nuclei familiari avranno un importo un tantum ritoccato al rialzo con arretrati spettanti a decorrere dalla situazione di modifica intervenuta sull’indennità, che può coprire anche tutto il periodo di fruizione da marzo 2022. Al contrario, altre 378mila famiglie subiranno una trattenuta sull’assegno, anche in questo caso per il ricalcolo dell’importo avvenuto a seguito di situazioni specifiche, soprattutto imputabili a mancati adempimenti da parte delle famiglie. In tutto, quindi, circa 900mila nuclei familiari percepiranno un importo diverso, corrispondente alla mensilità dello scorso maggio, prima che l’assegno unico torni ad avere un importo standard.
Assegno unico conguaglio 2023, Inps su ricalcolo importo maggio 2023
Arriva un nuovo pannello informativo semplificato sul portale Inps sull’assegno unico per i figli. Lo ha annunciato l’Inps che ha rilasciato nuove funzionalità sul proprio sito che saranno a disposizione dei fruitori a partire dal prossimo 10 giugno. Le famiglie potranno accedere al pannello dal portale Inps, immettendo le proprie credenzialità Spid, Carta di identità elettronica (Cie) e Carta nazionale dei servizi (Cns). In alternativa, le famiglie potranno consultare il proprio intermediario di fiducia, fermo restante che i servizi offerti dal Contact Center e le strutture territoriali dell’Istituto previdenziale continueranno a fornire servizi di consulenza e assistenza sulla misura.
Tuttavia, in un contesto informativo semplificato, le famiglie potranno verificare quali siano state le ipotesi di ricalcolo del proprio assegno unico sulla mensilità di maggio 2023 e prendere visione se a proprio vantaggio è stata predisposta un’operazione di conguaglio, con arretrati spettanti, oppure se sull’indennità saranno attivate delle trattenute. Ricordiamo che l’Inps ha già avvisato le famiglie attraverso un sms o un messaggio di posta elettronica di queste operazioni di ricalcolo che, a partire dal 10 giugno, saranno presenti anche sul portale.
Arretrati spettanti per chi prende l’assegno unico: ecco a chi spettano
Sono quattro, nel dettaglio, le situazioni più comuni che potrebbero rientrare nel ricalcolo dell’assegno unico per i figli in merito alla mensilità di maggio 2023. La prima riguarda l’aggiunta di un componente in famiglia per la nascita di un figlio. A tal proposito, l’assegno unico prevede due mensilità aggiuntive corrispondenti al settimo e all’ottavo mese di gravidanza, purché la famiglia presenti l’aggiornamento dell’Isee entro 120 giorni dalla nascita. In questa situazione, il conguaglio è positivo. Altra situazione è quella che riguarda la presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per l’aggiornamento dell’Isee. Chi ha provveduto a presentarla, riceve i nuovi importi aggiornati al 2023; chi non ha aggiornato l’Isee e ha continuato a percepire importi standard, dovrà restituire quanto in più percepito rispetto all’importo minimo spettante, fissato a 54 euro.
In più, all’assegno unico per i figli concorrono delle maggiorazioni per le famiglie numerose nella misura di 100 euro per il 2022 e di 150 euro per il 2023. Nel conteggio rientrano anche i figli di oltre 21 anni, che fanno numero ai fini della maggiorazione e che, inizialmente, erano stati esclusi dal conteggio. Il conguaglio, in questo caso, è positivo. In generale, l’Inps stima un importo medio di conguaglio pari a 312,5 euro per le 512mila famiglie a credito, mentre per le 378mila famiglie che dovranno restituire delle somme, la media è pari a 41 euro.