Il Decreto Lavoro ha introdotto diverse novità in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Le novità vanno ad integrare la normativa vigente, con l’aggiunta di regole specifiche sulla sicurezza dei lavoratori.
Sono diverse le introduzioni apportate dal Decreto Lavoro e vanno dal dovere di formazione per il datore di lavoro fino ai controlli che è obbligatorio eseguire. Cosa cambia? Il Decreto Lavoro va ad integrare il D. Lgs n. 81 del 2008, ovvero il Testo Unico sulla Salute e sulla Sicurezza sul Lavoro.
Elenchiamo quali sono tutte le novità.
Decreto lavoro, introdotte misure sulla salute e sicurezza sul lavoro
Il Decreto lavoro ha introdotto integrazioni di rilievo rispetto al Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro. Se da una parte il Decreto n. 48/2023 va ad alleggerire gli obblighi dei contratti a termine, dall’altra richiede ai datori di lavoro altri adempimenti per rafforzare la sicurezza dei lavoratori.
Tra le novità più importanti, spicca l’obbligo di nominare un medico competente per effettuare sorveglianza sanitaria tutte le volte in cui la valutazione dei rischi lo suggerisca. Cosa deve fare il medico competente? Durante la visita medica di assunzione, deve obbligatoriamente richiedere al lavoratore la cartella sanitaria rilasciata dal datore di lavoro precedente. La cartella è necessaria per il rilascio del parere di idoneità.
Se il medico non riesce ad adempiere ai propri doveri, deve egli stesso comunicare al datore di lavoro il nominativo di un sostituto. La segnalazione deve essere effettuata per iscritto e il sostituto indicato deve essere in possesso di tutti i requisiti.
Decreto Lavoro, controlli di sicurezza per i cantieri mobili
Il Decreto lavoro introduce novità sulla sicurezza dei lavoratori, ad integrazione delle disposizioni del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro anche per il settore edile. Cosa prevede? Il Decreto ha introdotto l’estensione delle disposizioni in termine di sicurezza anche ai cantieri temporanei e per quelli mobili. Un aggiornamento che riguarda:
- I coltivatori diretti del fondo;
- Gli artigiani;
- I piccoli commercianti;
- I lavoratori autonomi;
- I componenti dell’impresa familiare;
- I soci delle società semplici operanti nel settore agricolo.
Decreto Lavoro, formazione e ispezioni
Un altro punto importante riguarda la formazione. Verrà monitorato con più attenzione il corretto svolgimento dell’attività formativa. Il datore di lavoro deve valutare l’applicazione degli accordi e deve, altresì, controllare le attività formative e il rispetto della normativa di riferimento, sia da parte dei formatori che da parte dei discenti.
Viene anche imposta un’attività di formazione specifica ai datori di lavoro che utilizzano attrezzature che richiedano conoscenze particolari. Naturalmente, al fine di rendere il loro utilizzo più idoneo e senza rischi. Cosa accade a chi non si adegua? Chi non rispetta le nuove disposizioni rischia l’arresto da tre a sei mesi oppure l’ammenda da 2500 euro a 6400 euro. Alla luce di ciò, notiamo che con il Decreto Lavoro viene introdotta anche la formazione in capo al datore di lavoro e non più solo ai suoi dipendenti.
Il Decreto Lavoro punta anche a rafforzare le ispezioni. Merito ad una maggiore condivisione delle banche dati, sono previsti controlli maggiori sulle imprese che evidenziano fattori di rischio, in tema di sicurezza sul lavoro. Informazioni di questo tipo verranno condivise anche con la Guardia di finanza per lo svolgimento di tutte le attività ispettive sul lavoro irregolare, sull’evasione oppure sull’omissione contributiva (naturalmente, previo parere del Garante per la protezione dei dati). Un maggiore ruolo sarà anche assunto dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
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