Il Tribunale dei Ministri ha archiviato la posizione dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza nell’indagine sulla gestione della prima fase della pandemia nella provincia di Bergamo.
Accolta la richiesta della Procura di Brescia
Erano stati i giudici di Brescia ha chiedere l’archiviazione, Conte e Speranza erano accusati di omicidio colposo ed epidemia colposa.
Reazioni di grande delusione e indignazione arrivano dalle associazioni dei familiari delle vittime. Delusi e e amareggiati i familiari della vittime. L’Associazione #Sereniesempreuniti che da oltre 3 anni cerca di far chiarezza su alcuni aspetti oscuri di quei mesi ha trasmesso un comunicato da cui si pretende verità.
“Ancora una volta ci è stato negato di poter conoscere la verità sulla morte dei nostri cari e di migliaia di persone che, come emerso dalle risultanze della coraggiosa indagine della Procura di Bergamo, si sarebbero potute salvare. Questa archiviazione è uno schiaffo in faccia a tutti noi e all’Italia intera che si merita un sistema politico e di giustizia più trasparente. Siamo intransigenti con quanto fatto dalla Procura di Brescia e dal Tribunale dei Ministri: l’archiviazione è un vilipendio alla memoria dei nostri familiari, un bavaglio, l’ennesimo in un’Italia corrosa dall’omertà contro cui ci siamo sempre battuti e continueremo a farlo nelle sedi che ci restano, come quella civile. “Siamo amareggiati per la decisione che va in senso opposto alle risultanze cui era pervenuta la Procura di Bergamo dopo tre anni di indagini – aggiunge Consuelo Locati, del team legale dei familiari. Attendiamo di conoscere le motivazioni addotte a fondamento della richiesta”.