Vitto Antartide, questo è il connubio del nuovo lavoro di una tra le giovani cantanti più interessanti della scenario musicale italiano insieme a Vienna e AlberiNoi. Lo dimostra anche la sicurezza con cui affronta le sue uscite pubbliche, sempre più numerose. Il background da cui arriva e la vita reale che ha messo dentro questa pubblicazione la giovane artista romana, al secolo Vittoria Modena, le ha raccontate in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al giovedì in pieno drive-time e in radiovisione sul canale 264 del digitale terrestre dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.
Vitto Antartide, il testo della canzone
“Le liriche raccontano di una storia un po’ travagliata tra due persone che si attraggono, ma sono anche consapevoli che questo sentimento è destinato a finire perché non si sentono ancora certe di volersi lasciare andare. Sono queste due persone che si rincorrono nel tempo e che, anche se sono in mezzo a mille casini, finiscono sempre per tornare l’una dall’altra. Io sono stata mollata e sono stata male come un cane per un anno. Ora voglio vivere un’altra fase della vita.”
Vitto Antartide, il senso del brano
“La mia “Antartide” nasce dalla voglia di divertirsi, ballare e far ballare gli altri dopo un periodo abbastanza buio. Per me è stata la canzone con cui ho accantonato la tristezza e ho dato un boom di allegria e leggerezza alla mia musica. È stata anche un po’ un esperimento per provare cose nuove, nuovi generi, nuovi suoni che per quanto siano diversi dal mio repertorio sono pur sempre parte di me e mi rappresentano a modo loro.”
Sui tempi di uscita
“Avevo qualche dubbio sul far uscire “Antartide” in questi mesi estivi ma alla fine il tempo è diventato così pazzo che in fondo ci sta bene. Con questi temporali improvvisi, la canzone è attuale no? I cambiamenti climatici, in realtà, sono preoccupanti ma mi fa piacere sdrammatizzare un po’.”
Su Alex Britti
“Io lo adoro! Me lo facevano ascoltare i miei genitori e sono cresciuta con le sue canzoni.”
Sulle voci
“Ci siamo un po’ persi negli anni il gusto di ascoltare i colori vocali particolari. Siamo concentrati sulla tecnica e sulle prove ginniche di canto e invece ci perdiamo le emozioni che arrivano dalla personalità dell’artista che, tra l’altro, è qualcosa che non si studia né si impara.”
Sulla somiglianza vocale con Michela Giraud
“Secondo gli ascoltatori della giungla di Radio Cusano Campus ho la stessa voce di Michela Giraud. Ma magari! A parte il fatto che non sono i primi a dirmelo ma in generale per me è un onore. Adoro il suo modo di fare comicità e televisione e sarebbe bello essere la sua sorellina minore. Michela, adottami!”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Vitto: