Sarà una 27ma edizione all’insegna del cambiamento ma anche della continuità quella dell’Umbria Film Festival per questo 2023. Cambia la direzione artistica, con due giovani innesti esordienti, ma restano le linee guida di un programma orientato alla valorizzazione delle opere prime e delle anteprime italiane provenienti dai principali festival internazionali.
Umbria Film Festival 2023, un programma internazionale, dal Regno Unito all’Iran, passando per l’Ucraina e… Terry Gilliam!
Montone farà di nuovo da sfondo alla meraviglia della Settima Arte con la 27ma edizione dell’Umbria Film Festival che, in questo 2023, continua la sua missione di portare opere prime e anteprime dai festival cinematografici più importanti del mondo.
Sono stati, infatti, annunciati i film che comporranno il programma del festival e che saranno proiettati in versione originale con sottotitoli in italiano e in inglese. Si tratta di opere che arrivano da diverse arti del mondo, offrendo storie e spaccati di vita che toccano temi universali e attualissimi, come la guerra e le sue ripercussioni sui civili, le battaglie per i diritti degli omosessuali e quelle dei nativi americani, fino ai conflitti familiari tra due fratelli ucraini.
Eccole nel dettaglio.
- Blue Jean, di Georgia Oakley, alla sua opera prima, affronta il dilemma cui viene sottoposta un’insegnante nell’Inghilterra del 1988, a causa della cosiddetta Sezione 28, nota del Local Government Act contro la “promozione dell’omosessualità” voluta dal governo di Margaret Thatcher. Una donna costretta a scegliere tra l’amore e la sua vita professionale.
- Luxembourg, Luxembourg, di Antonio Lukich. La storia di due fratelli gemelli, Kolya e Vasily, in conflitto su come reagire alla notizia che il loro padre, che li aveva abbandonati quando erano bambini, sta morendo in Lussemburgo: andare a trovarlo, come vorrebbe il primo, oppure no, nell’idea del secondo. Il bene e il male dei legami familiari, in un road movie in chiave di commedia.
- La Sirène, di Sepideh Farsi. Film d’animazione ambientato nella città iraniana di Abadan, bombardata dalle forze irachene nel 1980. Il film racconta l’orrore degli attacchi dalla prospettiva di un ragazzo, Omid, in cerca di suo fratello, mentre infuria il caos.
- War Pony, di Gina Gammell e Riley Keough. Una regia debitrice del documentario esplora il mondo delle riserve indiane degli Stati Uniti, ancora vivo e attualissimo, per quanto poco conosciuto e raccontato, seguendo la vita dei suoi due giovani protagonisti.
Tra gli ospiti internazionali, spicca la presenza dell’ex Monty Python Terry Gilliam, ormai cittadino onorario di Montone, che non perde occasione per partecipare alla rassegna cinematografica umbra.
La soddisfazione delle nuove direttrici artistiche
I film sono stati selezionati dalla nuova direzione artistica dell’Umbria Film Festival, che succede a Vanessa Strizzi.
A raccoglierne l’eredità, non una ma due donne: Rachele Parietti e Teresa Mignolli. Vivono e lavorano entrambe a Londra, dove hanno studiato al King’s College per poi lavorare già da qualche anno nell’organizzazione del festival.
Mignolli punta sul programma, del quale si dice orgogliosa, per la sua varietà di tematiche e di paesi di provenienza, che travalicano i confini europei spingendosi fino all’Estremo Oriente.
Parietti, invece, loda l’apertura a pubblici diversi del festival, dai bambini – che avranno una sezione di cortometraggi apposita, composta da 13 film d’animazione che i piccoli spettatori dovranno votare – fino agli esordienti, con la terza edizione di AmarCorti, dedicata alle opere di giovani registi italiani. Inoltre, sottolinea il coinvolgimento delle accademie di belle arti dell’Umbria, cui era riservato il bando per l’ideazione del poster di questa edizione del festival.
La consegna delle Chiavi della Città
Ci sarà spazio anche per la rituale consegna delle Chiavi della Città, riconoscimento che quest’anno andrà all’attrice e cantante danese Trine Dyrholm.
L’attrice sarà protagonista della serata dell’8 luglio, in cui parlerà delle tappe più significative della sua carriera, da Festen di Thomas Vinterberg a In un mondo migliore di Susanne Bier, fino ai più recenti La comune, sempre per Vinterberg, e Nico, 1988 della regista italiana Susanna Nicchiarelli.
La cerimonia si concluderà proprio con la proiezione de La comune.
Umbria Film Festival 2023, le date
La 27ma edizione dell’Umbria Film Festival si svolgerà dal 5 al 9 luglio 2023.
Quali film hanno girato in Umbria?
L’Umbria offre alcuni dei panorami più affascinanti e suggestivi del nostro paese. Un’ambientazione che, inevitabilmente, ha attirato la curiosità e lo sguardo di numerosi registi.
La prima pellicola che viene in mente ai cinefili quando si parla del rapporto tra Umbria e Settima Arte è, senza dubbio, L’Armata Brancaleone di Mario Monicelli. Tuttavia, forse non tutti sanno che solo la sequenza iniziale della pellicola è ambientata nella regione – per la precisione, a Casteldilago, frazione del comune di Arrone, in provincia di Terni) – mentre le riprese del resto del film si sono svolte prevalentemente in Lazio e Toscana.
Ma il protagonista, interpretato magnificamente da Vittorio Gassman di cui si è celebrato lo scorso anno il centenario dalla nascita, si chiama Brancaleone da Norcia e tanto basta a renderlo un tipico prodotto umbro.
Nello stesso anno in cui Monicelli realizza la sua satira picaresca, il 1966, Pier Paolo Pasolini gira Uccellacci e Uccellini.
In un passaggio del film, i due protagonisti interpretati da Totò e Ninetto Davoli si ritrovano ad Assisi per seguire la guida di San Francesco.
La storia di San Francesco esercita da sempre un discreto fascino sul cinema. Di conseguenza, sono molti i registi che l’hanno portata sul grande schermo, realizzando le loro opere proprio nei luoghi in cui il frate aveva trascorso la sua esistenza.
Nl 1972, Franco Zeffirelli dirige Fratello Sole, Sorella Luna, girato proprio tra Toscana e Umbria.
Liliana Cavani, invece, dedica alla vita del santo il suo Francesco, del 1988. Il film, girato tra, fece discutere per la scelta del sex symbol anni ’80 Mickey Rourke come protagonista.
Chiudiamo con Dario Argento, recentemente tornato alla regia con il suo Occhiali Neri, che per la sequenza del funerale della medium Helga i Profondo Rosso, sceglie la sezione ebraica del Cimitero Civico Monumentale di Perugia.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, la domenica dalle 20 alle 22 su Radio Cusano Campus.