Le numerose disposizioni previste dalla Legge 104 forniscono un sostegno significativo ai lavoratori disabili, con una particolare enfasi sui permessi lavorativi retribuiti, noti anche come permessi Legge 104 o permessi 104. Queste facilitazioni includono tre giorni di assenza giustificata al mese dal posto di lavoro, disponibili sia per i lavoratori disabili sia per i caregiver di individui con disabilità gravi. Tuttavia, la questione che spesso sorge riguarda la validità dei permessi Legge 104 quando il verbale di invalidità è scaduto.
Permessi Legge 104: cosa succede quando scade il verbale di invalidità?
Il verbale di invalidità è fondamentale per certificare la presenza di una disabilità fisica, psichica o sensoriale, che comporta difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa. Ma cosa accade quando questo documento scade? Il lavoratore disabile può ancora usufruire dei permessi della Legge 104?
Il punto di partenza è il Messaggio Inps n. 93 del 13 gennaio 2021, che chiarisce le disposizioni per l’uso dei permessi della Legge 104 durante il periodo di attesa per la revisione del verbale di invalidità. Questo messaggio stabilisce che un lavoratore con disabilità grave può continuare ad usufruire dei permessi 104, nonostante la scadenza del verbale di invalidità, fino al completamento della procedura di revisione. Non è necessario presentare una nuova richiesta di permessi durante questo periodo.
Pertanto, la normativa evidenziata dal Messaggio Inps e dall’articolo 25, comma 6-bis, del Decreto Legge n. 90/2014 sostiene che il lavoratore disabile o il caregiver può continuare a usufruire dei permessi della Legge 104 durante la procedura di revisione del verbale di invalidità. Ma esiste una distinzione basata sul fatto che il lavoratore stia ottenendo i permessi per la prima volta o sia già un beneficiario dei permessi.
- Lavoratori già autorizzati: per questi individui, il verbale di invalidità scaduto rimane valido fino alla revisione. Pertanto, possono continuare ad usufruire dei permessi 104.
- Lavoratori alla prima concessione dell’agevolazione: per questi lavoratori, la situazione è un po’ diversa. Se presentano una richiesta di permessi 104 per la prima volta dopo la scadenza del verbale, la richiesta viene accolta provvisoriamente fino alla conclusione del processo di revisione. Tuttavia, se l’esito della revisione è negativo, l’Inps recupererà le somme ricevute.
Infatti, ecco quanto si legge nel succitato messaggio Inps:
Qualora all’esito della revisione sia confermato lo stato di disabilità con connotazione di gravità, in presenza degli altri requisiti normativamente previsti, la domanda sarà accolta con decorrenza dalla data di presentazione della relativa istanza. Diversamente, qualora all’esito della revisione non risulti confermata la disabilità con connotazione di gravità, si procederà al recupero del beneficio fruito.
Revisione verbale di invalidità: come ottenerla, la procedura
Dopo aver chiarito come utilizzare i permessi della Legge 104 con un verbale di invalidità scaduto, è importante comprendere la procedura per ottenere la revisione del verbale di invalidità.
- Richiesta di Revisione: il primo passo è presentare una richiesta di revisione del verbale di invalidità al medico di base o all’ufficio INPS. Questa richiesta deve essere effettuata entro un periodo di tempo definito dall’INPS o immediatamente dopo la scadenza del verbale.
- Attesa della Revisione: dopo aver presentato la richiesta, è necessario attendere che venga programmata una visita medica per la valutazione della revisione. Durante questo periodo di attesa, si possono continuare a utilizzare i permessi della Legge 104.
- Conclusione della Revisione: Una volta che la visita medica è stata effettuata e la revisione è stata conclusa, l’Inps invierà un comunicato con l’esito della revisione. Se l’esito è positivo, si può continuare a utilizzare i permessi 104. Se l’esito è negativo, i permessi vengono sospesi e l’Inps potrebbe richiedere la restituzione delle somme ricevute durante il periodo di revisione, nel caso di lavoratori alla prima concessione.