L’avviso diramato da Alarm Phone parla chiaro e non lascia il tempo di tergiversare: 150 migranti sono alla deriva tra Italia e Grecia, la loro imbarcazione si starebbe riempiendo di acqua.
Dicono di essere alla deriva e che l’acqua sta entrando nella barca. Chiedono urgentemente aiuto. Abbiamo informato le autorità in Italia e in Grecia e chiesto loro di avviare un’operazione di salvataggio immediata.
Questo il messaggio inoltrato da Alarm Phone, che rende l’idea di una situazione al limite del tragico. Se la barca dovesse affondare, e probabilità di sopravvivenza per le 150 persone a bordo sarebbero drasticamente basse.
Alarm Phone e il lavoro con i migranti: la scorsa settimana segnalate 86 persone in pericolo
Alarm Phone è una ONG fondata nel 2014, impegnata da allora a salvaguardare la vita delle persone migranti che attraversano il mare in cerca di un futuro migliore. Il 2 giugno aveva segnalato la presenza di 86 persone in pericolo su un isolotto del fiume Evros, al confine tra Grecia e Turchia.
Sempre con la collaborazione di Alarm Phone, a fine maggio sono arrivati a Crotone 151 migranti. Tra questi si contavano 34 minori non accompagnati, tutti provenienti da Pakistan o Egitto.
Infine, è ancora attivo l’allarme della ONG, in collaborazione con Emergency, che riguarda la nave con 500 migranti a bordo, scomparsa gli scorsi giorni dal Mediterraneo centrale. Secondo le Organizzazioni di salvataggio, l’imbarcazione sarebbe stata respinta e i passeggeri potrebbero trovarsi ora detenuti in Libia. Tra i richiedenti asilo, informa Alarm Phone, dovevano esserci anche un neonato e alcune donne incinta.
La nave Diciotti trasporta 900 migranti: previsto uno sbarco frazionato
La nave Diciotti ha recentemente soccorso diversi barconi di migranti, salvando dal mare un totale di 900 persone. Ora si sta studiando uno sbarco frazionato per i richiedenti asilo: in 500 circa scenderanno a Reggio Calabria, mente gli altri 400 si divideranno tra Messina e Catania.
Proprio a Catania si è verificato anche l’ultimo sbarco. Ieri infatti hanno toccato il suolo 250 naufraghi, grazie all’intervento della Guardia Costiera e di Frontex.