Era il 14 ottobre del 2022 quando un manipolo di agenti ha raggiunto Nicolae Daju, un senzatetto romeno di Verona, al bar a cui era seduto: il senzatetto è stato picchiato dalla polizia senza apparente motivo e poi condotto in Questura. Oggi il 56enne vittima dell’accaduto si racconta in un’intervista a La Nuova, descrivendo l’ingiustizia e l’arbitrarietà che, a suo modo di vedere, hanno caratterizzato l’azione poliziesca.
Senzatetto picchiato dalla polizia: “Mi hanno trascinato in una pozza di urina”
Nicolae Daju, arrivato a Verona 3 anni fa per trovare lavoro e attualmente senzatetto, il 14 ottobre scorso stava semplicemente bevendo qualcosa al bar Primo Kilometro, in zona Fiera, quando è cominciato l’incubo. Alcuni poliziotti si sono avventati su di lui chiedendogli i documenti. A questa richiesta sbucata dal nulla Daju ha risposto con sospetto, ma alla fine ha esibito la carta d’identità.
Ma per gli agenti non era abbastanza. Gli uomini lo hanno acciecato con dello spray urticante e successivamente condotto all’interno della loro volante per portarlo in Questura. Lì lo hanno rinchiuso in una cella con una vetrata trasparente, rifiutandosi di lasciarlo usare i servizi.
Avevo bisogno di andare al bagno, con urgenza. Ho cercato di attirare l’attenzione di un poliziotto gesticolando attraverso la parete trasparente. Mi hanno detto che non era possibile andare al bagno e che avrei dovuto farla a terra.
Così racconta Daju. Poi prosegue:
Appena ho finito di urinare un poliziotto (l’assistente capo Loris Colpini) è entrato dentro come una furia. Mi ha spruzzato in faccia lo spray urticante ancora una volta e poi mi ha trascinato a terra sopra la pozza di urina.
Nicolae Daju: “Non ho mai tentato di reagire”
Dal racconto rilasciato da Nicolae Daju emerge quanto l’uomo non abbia mai tentato di reagire alle violenze dei poliziotti. Il 56enne senza fissa dimora ha detto di essere troppo malmesso e intontito dallo spray urticante per riuscire anche solo a pensare di difendersi dalle violenze.
Nonostante ciò, sembra che gli agenti abbiano continuato ad infierire sull’uomo, fino a quando, intorno alle 21 dello stesso giorno, si sono decisi a rilasciarlo. In particolare, racconta Daju, dopo averlo trascinato sulla sua stessa urina nella cella in cui lo avevano richiuso, uno degli agenti (dalla descrizione pare essere Alessandro Migliore) gli ha assestato un potente pugno all’altezza del fegato.
Ora è stata aperta un’indagine per i poliziotti coinvolti nell’accaduto, che dovranno rispondere dell’attacco perpetrato ingiustamente, mentre continuano gli episodi di violenza da parte delle Forze dell’Ordine contro i clochard.