Il ponte sullo stretto è in costruzione. Non fisicamente, per ora, ma l’iter per la sua realizzazione è stato ufficialmente aperto. Ci ha pensato il governo Meloni che ha meso la realizzazione della secolare opera tra le sue priorità anche grazie all’impegno preso da Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture. È di meno di un mese fa, infatti, l’approvazione al Senato del Dl Ponte che legifera la legge per la realizzazione dell’opera che unisce la Calabria alla Sicilia. Al Dl ha votato favorevolmente il centrodestra di governo con il Terzo Polo – che ha promesso di monitorare l’andamento – e negativamente le altre forze di opposizione.
Salvini esalta il ponte sullo stretto: costa meno del reddito di cittadinanza
Movimento 5 Stelle, Partito Democratico ed Alleanza Verdi/Sinistra usano il tema delle coperture per imbeccare il governo circa il ponte sullo Stretto. Matteo Salvini tutela non solo la bontà dell’opera ma anche la sua fattibilità in termini di sostenibilità economica. In questo senso il Ministro dice che l’opera:
costerà al massimo 13 miliardi e mezzo. È indicato nel Def, quella è una quota massima. Conto che possa costare anche di meno ma costerà meno della metà di quanti gli italiani hanno pagato in reddito di cittadinanza con la differenza che il reddito non lascia traccia, il ponte è invece una infrastruttura che verrà usata da tutti. Oggi è una giornata importante perché nascerà la società stretto di Messina e avrà l’onere di portare a termine l’opera più green del secolo.
Le parole di Salvini giungono in occasione del convegno organizzato da Cisl Filca Cisl e Fit Cisl “Il ponte sullo Stretto infrastrutture e trasporti per unire l’Italia”. Più in generale, poi, ha detto che:
Il ponte unirà finalmente l’Italia, dopo 50 anni di chiacchiere e soldi spesi, creerà 100 mila posti di lavoro soprattutto per i giovani siciliani e calabresi, ripulirà l’ambiente, il mare, l’aria e sarà una opportunità per le imprese di tutta Italia oltre che l’indicazione di quanto l’ingegneria in Italia sia la migliore al mondo.
Il ponte finalmente si fa. Questo uno dei frame usati dal governo. L’opera è stata annunciata svariate volte ma questa volta, assicura Salvini, s’ha da fare. Le sue parole:
La differenza è che 50 anni fa non c’erano tutte le condizioni, oggi stiamo spendendo 20 miliardi in Sicilia e in Calabria per strade, autostrade e ferrovie. Il ponte è un completamento di un investimento che non c’è mai stato, a quelli che dicono che il ponte da solo non serva rispondo che noi stiamo intervenendo sulla Palermo, Catania, Messina e sulla Salerno-Reggio Calabria Il ponte è un anello di congiunzione fondamentale , gran parte del denaro sarà pubblico ma sono convinto che nei prossimi anni arriveranno tanti investimenti di privati dall’Italia e anche dall’estero che sono interessati a un’opera straordinaria che non ha eguali al mondo come la cupola di Brunelleschi e gli italiani sono bravi.
Gli occhi dell’Europa
Tutto questo, con l’occhio complice dell’Unione Europea. Matteo Salvini, infatti, è sicuro he un aiuto giungerà anche da Bruxelles. E infatti ha detto:
Il commissario europeo è informato, interessato e affascinato dal progetto. E poi conto che la Banca europea degli investimenti una volta che ci saranno tutte le autorizzazioni, comprese quelle ambientali, ci dia anche una mano finanziaria. Chi contesta dicendo che non si creerà lavoro e non si aiuterà l’ambiente, dice il falso.