E’ iniziato il processo contro Mirror Group e per l’occasione il principe Harry è volato a Londra per andare in tribunale e testimoniare. Dopo il 1980, è la prima volta che un membro della Royal family si presenta in un’aula di giustizia come testimone e accusatore. Giunto sul posto a bordo di un suv nero, erano tanti i giornalisti che lo stavano aspettando, tutti sistemati all’ingresso del tribunale fin dalle prime ore del mattino. Il duca di Sussex, però, è entrato senza lasciare alcuna dichiarazione.

Processo Mirror Group iniziato

Il processo contro Mirror Group è iniziato lo scorso lunedì ma alla prima udienza il principe Harry non si sarebbe presentato perché impegnato con il compleanno della figlia Lillibet. Si tratta di una battaglia portata avanti dal diretto interessato contro l’editore e i giornalisti del gruppo editoriale Mirror Group Newspapers.

L’accusa contro Mirror Group rimanda ad attività illegali come l’hacking telefonico. Il Duca di Sussex avrebbe attuato diverse cause contro i gruppi di giornali britannici, da quando si è trasferito in California dopo aver lasciato gli incarichi ufficiali per la famiglia.

Principe Harry a Londra per testimoniare

Il principe Harry è volato a Londra per testimoniare e denunciare il fatto che più volte la sua vita è stata invasa dalla stampa e sono tanti gli articoli che hanno leso la sua reputazione. Così durante il processo ha affermato:

Da bambino e durante la mia adolescenza, sono stato vittima dell’invasione della stampa, per la maggior parte della mia vita fino a oggi. Ci sono più di migliaia, forse milioni di articoli che sono stati scritti su di me da quando avevo 12 anni. Da bambino, ognuno di questi articoli ha avuto un ruolo importante e distruttivo nella mia crescita. Quando le informazioni private che condividi solo con una o due persone finiscono sulla prima pagina di un giornale, la tua cerchia di amici inizia a ridursi sempre più. La grande maggioranza degli articoli veniva attribuita a un compagno, un amico, una fonte, una persona vicina, il che di fatto crea un’atmosfera di sospetto sulla fonte eventuale di questi articoli. Sentivo che non potevo fidarmi di nessuno, il che era una sensazione terribile per me, specialmente quando ero così giovane.

Inoltre, l’avvocato David Sherborne ha confermato quanto riferito da Harry che più volte nel corso della sua vita è stato preso di mira: dalla raccolta illegale di informazioni al telefono che sarebbe stato hackerato in diverse occasioni. Ed ha aggiunto:

Nessun aspetto della vita del giovane principe era al sicuro.

Il legale del reale ha poi sostenuto che si sono verificate tante attività illegali alla MGN e tutte approvate dai dirigenti.

Dal canto suo, il Mirror Group, editore dei tabloid The Mirror e The Sunday People, rappresentato dall’avvocato Andrew Green ha riferito che non sono presenti prove relative al fatto che il telefono di Harry sia stato intercettato. In realtà, l’accusa principale che ha messo nel mirino il gruppo editoriale riguarda soprattutto le affermazioni che i suoi tabloid hanno raccolto in modo illegale per quanto riguarda le informazioni sulla vita di Harry e altri richiedenti, tra cui due attori di soap opera televisiva e l’ex moglie di un comico.

Nella prima udienza, MGN si era scusato ed aveva ammesso di aver raccolto illegalmente alcune prove relative ad una storia su Harry. Sono state negate, però, tutte le attività di intercettazioni della segreteria telefonica ed inoltre ha affermato che alcune delle richieste da parte delle “vittime” erano state presentate oltre i limiti.

L’attacco al governo

Nel corso del processo, il principe Harry non ha perso occasione di attaccare anche il governo britannico affermando:

Il nostro Paese è giudicato nel mondo intero in base allo stato della nostra stampa e del nostro governo, che entrambi, credo, abbiano toccato il fondo. La democrazia fallisce quando la stampa non riesce a controllare e richiamare alle sue responsabilità il governo, e invece sceglie di conviverci in modo da avere garantito lo status quo.

Il principe Harry e le voci sul maggiore Hewitt

Il principe Harry ha inoltre parlato dei rumor, circolati per anni, che non fosse il figlio di Carlo, bensì del maggiore dell’esercito James Hewitt, amante della madre.

Nella dichiarazione, il duca ha confermato di avere passato anni a interrogarsi su queste voci; e di aver saputo solo nel 2014 che sua madre aveva conosciuto Hewitt dopo la sua nascita. Tra l’altro, un articolo pubblicato da The People nel dicembre 2002 raccontava di un progetto per rubare un campione del suo Dna, così da chiarire chi fosse suo padre.

All’epoca, quando avevo 18 anni e avevo perso mia madre solo sei anni prima, storie come questa mi sembravano molto dannose e molto realistiche. Erano offensive, meschine e crudeli. Mi chiedevo continuamente i motivi dietro queste voci. I giornali volevano instillare il dubbio nella gente in modo che venissi estromesso dalla Famiglia reale?

Harry ha infatti ipotizzato che quei pettegolezzi fossero stati messi in giro in modo da “defenestrarlo” dalla Famiglia reale.