Greg Il Calapranzi, questo è il nome dello spettacolo teatrale che l’attore e comico romano sta portando in in scena insieme al collega Simone Colombari in attesa di tornare in scena al Teatro Olimpico col socio di sempre Lillo Petrolo. Partito con successo dal Teatro Quirino in Roma, si tratta di un testo importante dove veste i panni di uno strampalato killer professionista. Il senso di questo lavoro e la squadra che c’è dietro Claudio Gregorio (questo il nome all’anagrafe) li ha raccontati in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al giovedì in pieno drive-time e in radiovisione sul canale 264 del digitale terrestre dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.

Greg Il Calapranzi, la collaborazione con Simone Colombari

“Insieme a Simone stiamo portando in scena questa splendida piece teatrale di Harold Pinter. Noi due siamo piuttosto simbiotici in scena. Siamo impegnati in una collaborazione artistica di lunga data e lo dimostriamo quando ci integriamo nella storia. La regia, non a caso, la curiamo insieme.”

Greg Il Calapranzi, di cosa parla lo spettacolo

“L’azione si sviluppa in un seminterrato spoglio e desolato dove due uomini, Ben e Gus sono in attesa di qualcosa. Ben è il più autoritario e trascorre il tempo leggendo il giornale, Gus invece è passivo ma è l’unico che utilizza la parola in modo positivo, facendo domande, le quali però non trovano mai risposta. Ne derivano dialoghi vuoti, illogici, irrazionali. Nel corso delle battute si scopre che essi sono due sicari professionisti che attendono istruzioni da un misterioso capo, che sembra comunicare con loro tramite un calapranzi… Non conoscono la loro vittima, sanno solo che prima o poi entrerà dalla porta dello scantinato dove sono chiusi e loro dovranno ucciderla. L’attesa è snervante e i due riempiono il loro tempo parlando di cose futili, in un crescente stato ansioso che li porta allo scontro verbale, sebbene non acceso. Il dramma termina con un colpo di scena e un grande spunto di riflessione che porterà il pubblico ad immedesimarsi con la “cruciale decisione” che conclude l’atto.”


Sul team dello spettacolo

“Abbiamo messo insieme una bella squadra. Francesco Barbera sta alla parte tecnica mentre la traduzione è a cura di Alessandra Serra. Le musiche originali, infine, le ho composte io.”

Sul perché portare in scena la piece

“Beh, perché “Il Calapranzi” mette sul tavolo una macedonia di crudeltà, dolore e umorismo involontario, che raggiunge il massimo del suo sapore aspro in un finale sorprendente e provocatorio che ovviamente non rivelo. Si tratta di un testo che spinge il pubblico a riflettere sulla sua condizione umana e sulle scelte che determinano il nostro destino.”

Sui tanti progetti musicali

“Perché ne ho molti? E’ una furbizia. Così ogni sera ho un pretesto per andare a suonare. Se cerchi il rock anni cinquanta, ci sono. Se cerchi i classici, ci sono. Ci sono sempre. Non solo Lillo & Greg.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Greg:

https://www.radiocusanocampus.it/it/greg-il-calapranzi