Se bastasse una racchetta elettrica per abbattere la Zanzara, verrebbe facile comprarla per bastonare una tantum il povero Peppe Cruciani.
La Zanzara in questione non è l’insetto più odiato, ma è uno dei programmi radiofonici più di successo nel panorama nazionale, irriverente, scostumato, libertario. Un programma unico nel suo genere che miscela sapientemente ai fatti di politica e cronaca commenti offensivi e contenuti satirici.
Quando le offese gratuite vanno oltre ogni cattivo gusto
Si vive al limite nello studio di Radio24, dove se non stai attento e reciti un personaggio, come quello portato avanti da Cruciani, rischi di non reggere. E se non reggi, la lingua scappa. Come è accaduto ieri sera, nella puntata del 5 giugno, il nostro Cruciani ha preso di mira Michela Murgia, colpevole di aver segnalato alcuni segni neo fascisti alla parata del 2 giugno.
Non la prima volta che Cruciani attacca la scrittrice ma questa volta l’esagerazione ha vinto superando il cattivo gusto oltre ogni limite. Nelle cartolina di giornata, al secondo punto arriva diretto l’attacco verso la Murgia e una certa sinistra che, non ha tutti i torti, abusa della retorica fascista.
“L’altra cartolina – le parole di Cruciani – in maniera banale, è relativa a chi vede fascismo ovunque. La signora Murgia scrittrice, i Saviano etc etc. Questi sono abituati a vedere fascismo nel loro cervello. Il fascismo è cosa passata di 100 anni fa. […] Non c’era nessun saluto fascista, non c’era nessuna decima mas. E’ una follia che sta nelle teste in queste intelligenze di sinistra. I veri intolleranti, se vogliamo dirlo i veri fascisti sono loro. Hanno i fascisti in testa perché i veri intolleranti sono loro.”
Provocato poi da Parenzo questa volta non ha saputo trattenersi e ha iniziato ad inveire contro la Murgia nel più classico degli urlacci da propaganda.
“Bisognerebbe sotterrarsi. Sotterrarsi, sotterrarsi dopo una cazzata del genere. Sotterrarsi, sotterrarsi! Sotterrarsi”.
A questo punto anche il buon Parenzo ha dovuto fermare Cruciani. “Non mi sembra il caso di usare certi termini”. Cruciani ha subito precisato come volesse dire di sotterrarsi dalla vergona ma ormai la frittata era fatta.
Un vergogna assoluta per noi che ascoltiamo la Zanzara. Uno spazio libero dove indignarsi diventa una macchietta, a me non era mai successo prima. Questa volta no, Cruciani dovrebbe chiedere scusa alla Murgia. E non solo per la condizione della scrittrice ma anche per la leggerezza nell’uso di certe metafore, senza accendere il cervello nel mentre.
Forse è il segno dei tempi questa uscita di cattivo gusto del riccioluto Cruciani. Il circo della Zanzara è ormai degenerato. Basta solo rivedere la bruttissima litigata al festival di Trento in diretta tra Parenzo e Spatalino. Forse non sarà proprio uno scherzo quando David Parenzo grida che “I tempi sono cambiati”.
E così, anche il programma meno filogovernativo del belpaese si è piegato alle logiche della propaganda. Ora che Cruciani da paladino del popolo si è trasformato in Crux, sempre dalla parte della propaganda. Qui ci si chiede che senso ha tenere ancora in piedi questo programma?