Luca Manfredi figlio di Nino. In un’intervista al Corriere della Sera, Luca Manfredi ha tracciato un racconto inedito del padre Nino, venuto a mancare nel 2004. Il rapporto con il padre è stato altalenante in quanto Luca ha sofferto molto per l’assenza di Nino nella sua vita. A causa del lavoro, Nino era costretto ad assentarsi per lunghi periodi da casa e solo nell’ultimo periodo si riavvicinò ai figli: “Papà per tanti anni non è stato un padre presente come lui. E quando c’era, era molto severo con noi figli. Ma due anni prima di morire, una mattina venne da me per chiedermi cosa stavo facendo. Io gli dissi che stavo scrivendo una nuova fiction con Lino Banfi, Un posto tranquillo, su un vecchio frate cappuccino che scopriva di avere un figlio. Lui disse che era molto interessante e poi, prendendola un po’ alla larga, aggiunse: “Ma non hai un ruoletto pure per me?”. In quel momento, per la prima volta, mi fece tenerezza. E gli affidai il ruolo di un vecchio frate cieco”, aveva raccontato tempo fa Luca a Famiglia Cristiana.

Luca Manfredi figlio di Nino, i tradimenti

Nino Manfredi non era solo un attore ma anche un marito e un padre. Per omaggiare la sua figura, il figlio Luca Manfredi aveva realizzato il documentario “Uno, nessuno, cento Nino”, un ritratto intimo arricchito dalle testimonianze di amici, registi e colleghi, e dalle voci di chi per le più varie ragioni si lega alla storia di vita di Nino: Elio Germano, Edoardo Leo, Massimo Ghini, Nancy Brilli, Enrico Brignano, Johnny Dorelli, Walter Veltroni, Massimo Wertmuller, Lino Banfi. Nell’intervista al Corriere della Sera, Luca ha rivelato che anche come marito Nino ha avuto delle pecche. L’attore ha più volte tradito la moglie Erminia che però lo ha sempre perdonato: “Quando era a casa, si chiudeva nel suo studio con gli sceneggiatori. Il merito di  aver portato avanti la famiglia è stato di mia madre Erminia, che ha sopportato e perdonato le sue varie scappatelle. Ne faceva di cotte e di crude”. Tradimenti di cui la stessa Erminia era a conoscenza tanto che nel programma Oggi è un altro giorno aveva confidato: “Bisogna imparare a conoscere le persone, ho preso Nino sapendo i suoi limiti, con il pacchetto completo. Una borsa può essere personale, non gli uomini. Non è come impastare il pane e il prodotto finale tenerlo per sé. Gli attori sono così, ce lo dice anche Pirandello in “Uno nessuno e centomila”: hanno tante personalità, bisogna conoscerle tutte. Io l’ho fatto e le ho accettate”.

Il rapporto con i colleghi

Nino Manfredi ha recitato con Alberto Sordi ma anche Marcello Mastroianni e Vittorio Gassmann. L’attore era amato sui set in cui lavorava anche se il figlio ha raccontato un retroscena curioso su Ugo Tognazzi. Nino Manfredi litigò con Tognazzi dopo aver scoperto che l’attore non aveva studiato bene il copione: “Con Ugo Tognazzi ebbe una frattura, durata qualche anno. Stavano girando insieme un film e, mentre Nino era il rigore fatto persona, studiava scrupolosamente il copione, era sempre puntualissimo sul set, Ugo invece, come si sa, era uno che la sera amava fare baldoria con gli amici: feste, cene, bevute… Una mattina si presentò sul set in uno stato talmente confusionale che non si ricordava nemmeno che film stessero facendo. Mio padre, non essendo diplomatico, esplose e disse al produttore: “Adesso io vado nella mia roulotte e quando questo cialtrone avrà studiato le scene, mi chiamate” e sparì. Anche Ugo si arrabbiò moltissimo, ma ovviamente aveva ragione Nino: il lavoro va rispettato”. Nino Manfredi aveva un carattere burbero a volte e non sapeva chiedere scusa ma il figlio Luca ha sottolineato la scrupolosità del padre sul lavoro.