La Procura di Tivoli sta portando avanti le indagini sugli scambi di giocatori fra Salernitana e Lazio per un totale di trenta milioni di euro finiti nelle casse del club campano che avrebbero sistemato il bilancio nel corso degli anni. Lotito viene quindi accusato dai PM di fatture false o inesistenti nel periodo che va dal 2017 al 2021 quando ci sono stati una serie di trasferimento verso i biancocelesti che hanno avviato i controlli da parte della Procura. La risposta del club romano è arrivata attraverso i suoi legali che hanno voluto dimostrare la regolarità degli acquisti depositando i bonifici delle transazioni eseguite.
Dieci anni alla Salernitana
Una decade è durata l’avventura di Claudio Lotito come proprietario dei granata attravarerso due società riconducibili alla famiglia con il figlio Enrico, la moglie Cristina e i cognati Marco e Gianni Mezzaroma. Cominciata nel 2011 dopo il fallimento della precedente presidenza che aveva costretto la squadra a ripartire dalla Serie D. Lotito ora deve far decadare le accuse di fatture false fra i due club tra il 2017 e il 2021.
Due promozioni consecutive entrambe con Carlo Perrone allenatore. Si aggiudicò inoltre la Supercoppa di Lega di Seconda Divisione nel 2012-2013 e, con in panchina Angelo Gregucci la Coppa Italia Lega Pro 2013-2014. Nella stagione 2014-2015, sotto la guida di Leonardo Menichini, ottenne con due giornate d’anticipo la matematica promozione in Serie B. Anni in serie cadetta alternando buone stagioni a campionati sul filo del rasoio fino al 2020-21 quando la squadra allenata da Fabrizio Castori conclude al secondo posto dietro l’Empoli capolista. Ottiene di conseguenza l’accesso diretto alla Serie A a 22 anni di distanza dalla precedente esperienza nella massima serie del 1998-99.
Tuttavia, la terza promozione in A dei granata fa emergere una spinosa questione societaria, relativa al ruolo del co-patron Claudio Lotito, contemporaneamente presidente dei campani e della Lazio. Non essendo possibile, ai sensi dell’articolo 16 bis delle N.O.I.F., che uno stesso individuo sia comproprietario di due squadre nella stessa categoria, per iscriversi regolarmente alla Serie A la Salernitana avrebbe dovuto essere obbligatoriamente ceduta a una nuova gestione entro il 31 dicembre 2021. Per ovviare al problema, per tutto il girone di andata della Serie A 2021-2022 la squadra dell’Ippocampo viene inizialmente gestita da un trust, appositamente costituito, con al capo l’amministratore unico Ugo Marchetti, salvo poi venire ceduta all’imprenditore Danilo Iervolino, che formalizzando la sua offerta alle ore 23:58 del 31 dicembre ne diviene il nuovo proprietario.
L’indagine sugli ultimi quattro anni
Finchè la Salernitana è rimasta nelle Serie inferiori non sono stati rilevati grandi scambi di giocatori con la Lazio, per questa ragione le indagini partono nel 2017 per arrivare fino al 2021 quando vengono rilevati dei passaggi dai granata ai biancocelesti di una serie di calciatori per un valore totale di trenta milioni di euro. La Procura di Tivoli sta quindi indagando sulla bontà di queste operazioni come sottolinea il Fatto quotidiano. Dagli atti depositati emerge che il lavoro degli inquirenti nasce da una segnalazione inviata due anni fa da Bankitalia e non per la questione plusvalenze.
Va verificato che nel trust non siano finite “somme” di denaro “frutto di illeciti”. Qui si accende la “lampadina” dei finanzieri, che iniziano a scandagliare il player trading tra i due club per valutare se le plusvalenze realizzate abbiano impattato sui bilanci. Diversi i giocatori su cui si vuole vedere chiaro che sarebbero stati acquistati dalla Salernitana a cifre irrisorie per essere venduti alla Lazio nelle stagioni seguenti a prezzi oltre il loro valore di mercato prendendo il portale Transfermarkt come riferimento.
Mattia Sprocati acquistato per 110mila euro e venduto ai biancocelesti per 3,2 milioni dove rimane appena sei mesi prima di passare in prestito al Parma. Oppure Tiago Casasola preso dall’Alessandria per 100mila euro a inizio 2018, la Salernitana lo cede alla Lazio per 3 milioni e anche per lui nessuna presenza in biancoceleste. Fruttano 9,8 milioni gli Under 20 Andrea Marino, Emanuele Cicerelli, Mattia Novella e Biagio Morrone. Il caso più eclatante rimane Juan Daniel Akpa Akpro, secondo acquisto più costoso del mercato della Lazio nell’anno della Champions League con il pagamento di 13,4 milioni di euro che arrivava dalla Serie B.
Gli avvocati della Lazio hanno voluto dimostrare la regolarità degli acquisti depositando in Procura i bonifici per far decadere l’accusa di fatture false alla Lazio. La replica dei PM il 15 maggio 2023 hanno replicato a un’istanza tecnica delle difese che «ancora nessuna documentazione relativa alle ipotesi di emissione e utilizzazione di false fatture (…) è stata trasmessa nelle successive informative». Un sospetto c’è, tanto che gli inquirenti rilevano come «le assemblee e le approvazioni dei bilanci della società sportiva campana si siano tenute presso la sede della SS Lazio senza alcuna apparente necessità» e per questo i pm non escludono che «tali documenti fiscali siano stati creati proprio in Formello».