In Australia si lotta ancora contro l’inflazione: la Reserve Bank ha aumentato il proprio tasso di riferimento di 25 punti base, così a come ha alzato anche il tasso di interesse pagato sui saldi dei Regolamenti di cambio. In questo modo, il primo tasso sale al 4,10%, mentre il secondo si attesta al 4,00%.
A dare la notizia è la stessa Banca Centrale australiana, che spera così di attuare misure utili per diminuire ulteriormente un’inflazione già da qualche anno asfissiante. Queste politiche bancarie si inseriscono nell’ambito di una lotta all’inflazione che interessa il Paese già da qualche mese e che potrebbe perdurare anche a seguito di queste nuove indicazioni.
L’inflazione è ancora alta in Australia, Reserve Bank: “Ci vorrà ancora del tempo”
La speranza della Banca Centrale australiana è che questo innalzamento dei tassi porti benefici alla discesa dell’inflazione, costante, sebbene in affanno, da qualche tempo. La banca fa sapere che l’inflazione «ha superato il suo picco», ma con un valore di 7 punti percentuali rimane ancora preoccupantemente alta.
Così dice una nota della Reserve Bank:
L’inflazione in Australia ha superato il suo picco, ma al 7% e’ ancora troppo alta e ci vorra’ ancora del tempo prima che torni a livelli previsti dallo scenario macroeconomico di base. Questo ulteriore aumento dei tassi di interesse serve a fornire maggiore fiducia che l’inflazione tornerà all’obiettivo entro un lasso di tempo ragionevole.
Reserve Bank: “Un ulteriore inasprimento della politica monetaria non è da escludere”
L’inflazione in Australia sta correndo in discesa, non di certo in un pendio ripido, ma almeno, se pur lentamente, scende. Eppure, la Banca Centrale si riserva ancora qualche scetticismo sulla buona riuscita delle operazioni in atto. Sicuramente l’innalzamento del tasso di interesse gioverà all’inflazione, ma potrebbe non essere ancora sufficiente a dare il colpo di grazia ai problemi economici del Paese.
Per questo motivo la Reserve Bank avvisa che «potrebbe essere necessario un ulteriore inasprimento della politica monetaria» al fine di far rientrare l’inflazione entro limiti ragionevoli in un lasso di tempo ridotto. Tutto però dipenderà dall’evoluzione dell’inflazione stessa e dell’economia.
La speranza rimane comunque quella di veder rientrare l’emergenza inflazione già nei prossimi mesi.