La diga di Kherson, nel sud dell’Ucraina, è saltata in aria. Questa la notizia che negli ultimi minuti ha rimbalzato dal fronte ucraino in tutte le testate mondiali. I media riportano una situazione di estremo allarme, tanto che si è resa necessaria l’evacuazione dei cittadini per metterli in salvo da probabili esondazioni.

Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson, ha puntato il dito contro l’esercito russo che avrebbe «commesso un atto di terrore», ma Mosca nega le responsabilità dell’accaduto.

Diga di Kherson: reciproci scambi di accusa tra Russia e Ucraina

La diga a Kherson fa parte di una centrale idroelettrica dei tempi dell’unità sovietica che prende il nome di Kakhovka e si trova nella parte dell’Ucraina attualmente sotto il controllo russo. Da qualche ora si rincorrono perciò le accuse tra Kiev e Mosca: per l’esercito ucraino si sarebbe tentato di un attacco terroristico russo, mentre per il Cremlino la colpa sarebbe tutta di bombardamenti ucraini sul suolo occupato.

Resta il fatto di una diga pesantemente danneggiata, le cui acque potrebbero riversarsi nei villaggi vicini e creare grossi danni alla popolazione già martoriata dalla guerra. La polizia nazionale ucraina ha già provveduto a diramare un avviso per l’evacuazione dei residenti, a cui è stato chiesto di spegnere ogni elettrodomestico:

Unità della polizia nazionale e del servizio di emergenza statale della regione di Kherson sono state allertate per allertare ed evacuare la popolazione civile da potenziali zone di inondazione sulla riva destra del fiume Dnipro, vale a dire: i villaggi di Mykolaivka, Olhivka, Lyovo, Tyaginka, Poniativka , Ivanovka, Tokarivka, Poniativka, Prydniprovske, Sadove e in parte la città di Kherson – Korabel Island

Così si legge nell’allarme lanciato su Telegram. Nel frattempo, si temono possibili danni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, temporaneamente occupata, come conseguenza alla rapida diminuzione del livello dell’acqua nella centrale idroelettrica.

Rapporto dell’intelligence inglese: “Scontri aumentati nelle ultime 48 ore”

Nelle ore in cui l’Ucraina rimane con il fiato sospeso e Zelensky è costretto a indire un Consiglio straordinario per la difesa a causa della diga a Kherson, l’intelligence della Gran Bretagna parla di un intensificarsi preoccupante dei conflitti nelle ultime 48 ore.

Secondo il rapporto dei servizi segreti inglesi infatti, il fronte ucraino è sotto grande stress nelle ultime ore, mentre la tensione tra Mosca e gruppo Wagner non fa che aumentare la violenza in Russia. Così si legge in un post su Twitter:

Nelle ultime 48 ore, l’intensità dei combattimenti è aumentata in modo significativo in molti settori del fronte in Ucraina. Allo stesso tempo, l’ostilità tra PMC “Wagner” e il Ministero della Difesa russo ha raggiunto un livello elevato: Il proprietario di Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha dichiarato per la prima volta che l’esercito ha usato deliberatamente la forza letale contro le unità di Wagner. Dopo la lite, Wagner ha probabilmente arrestato il comandante della brigata dell’esercito russo.

Diga distrutta a Kherson, Kuleba: “È il più grande disastro tecnologico degli ultimi decenni”

Un post del Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba racchiude tutta la disperazione, la preoccupazione legata al destino della diga di Kherson andata parzialmente distrutta e soprattutto la rabbia feroce contro la Russia, considerata colpevole. Così recita il messaggio lasciato sui social:

La Russia ha distrutto la diga di Kakhovka infliggendo probabilmente il più grande disastro tecnologico europeo degli ultimi decenni e mettendo a rischio migliaia di civili. Questo è un atroce crimine di guerra. L’unico modo per fermare la Russia, il più grande terrorista del 21° secolo, è cacciarla dall’Ucraina.

Nel mentre, diversi villaggi intorno alla diga sono stati completamente o parzialmente sommersi dall’acqua proveniente da Kakhovka. A diramare la triste notizia è Oleksander Prokudin, capo dell’amministrazione militare ucraina, che ha anche annunciato l’evacuazione della popolazione.

Per Prokudin la situazione è critica specie per le 16.000 persone che si trovano sulla riva destra della regione di Kherson e che potrebbero essere raggiunte dall’esondazione. L’acqua ha già pesantemente colpito otto aree intorno al fiume Dnepr.