Bufera in Germania sul leader dell’Afd Bjorn Hocke accusato di avere usato linguaggio nazista durante un suo discorso, non si tratta della prima accusa rivolta nei confronti dell’esponente del partito di estrema destra.
Linguaggio nazista nell’Afd, in Germania s’indaga
Ancora una volta Alternative fur Deutschland fa parlare di sé. Questa volta sotto i riflettori ci finisce Bjorn Hocke, uno dei leader del partito di estrema destra, che è accusato di aver utilizzato un linguaggio simile a quello dei nazisti. L’accusa comprende anche l’utilizzo di simboli riconducibili al nazismo: due anni fa, durante un comizio a Merseburg, Hocke ha urlato uno slogan delle Sa. La procura di Halle che sta indagando a riguardo è abbastanza sicura che l’esponente di estrema destra sappia che quel tipo di espressione fosse legata al nazismo. L’accusa contro il leader dell’Afd si basa su una denuncia presentata dal leader dei Verdi della Sassonia-Anhalt, Sebastian Riegel.
Non è la prima volta che Hocke finisce in una situazione simile
Già in passato il leader di estrema destra si era reso protagonista di situazioni simili, ad esempio ha minimizzato i crimini nazisti ed è arrivato quasi a negare la Shoah e a chiedere la rimozione dal codice penale tedesco degli articoli sull’odio razziale e sulla negazione dell’Olocausto. Inoltre ha fatto parte dell’ala più estremista del suo partito.