Quella appena cominciata sarà una settimana nera per gli scioperi che riguarderanno i mezzi pubblici di diverse città italiane. Ed è confermato che i lavoratori dell’Atm incroceranno le braccia a Milano. Una mobilitazione che rischia di lasciare a piedi migliaia di pendolari della città. E’ arrivata la notizia che nessuno voleva sentire, tantissime persone rischiano di trovarsi di fronte a pesanti disagi nei prossimi giorni. Si prevede una settimana nera per tutti coloro che sono abituati a spostarsi con i mezzi pubblici per raggiungere il proprio luogo di lavoro. Lo sciopero annunciato riguarderà i servizi pubblici da Milano in giù. Secondo quanto annunciato, saranno diverse le proteste che saranno messe in atto e porranno a rischio la regolare circolazione di metro, bus e tram non solo a Milano, ma in diverse città italiane.
Sciopero dei mezzi domani si comincia con Milano
Le mobilitazioni più importanti, riguardano però il capoluogo lombardo. Ad incrociare le braccia, nel capoluogo meneghino, lo sciopero del lavoro straordinario, come annunciato dai sindacati, riguarderà tutti i mezzi Atm e avrà luogo da lunedì 5 a domenica 11 giugno. Ad incrociare le braccia, rischiando di bloccare la città per tutta la settimana, sono stati i sindacati di CUB Trasporti, Cobas Lavoro Privato, ADL Cobas e SGB. Secondo quanto reso noto dall’azienda dei trasporti di Milano, i dipendenti hanno la possibilità di astenersi dal lavoro esclusivamente durante i turni straordinari. Questo perché quello è l’ambito in cui rientra la mobilitazione. Ciò vuol dire che per il resto degli orari, il servizio dovrebbe essere garantito regolarmente tutti i giorni, anche in questi di sciopero annunciato. I disagi invece dovrebbero verificarsi in orari diversi da quelli di punta, ma dovrebbero verificarsi solo in alcune fasi della giornata. Le fasce a rischio dovrebbero essere quindi quelle che vanno dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18. Orari che non dovrebbero lasciare a piedi i lavoratori, o la maggior parte di essi, visto che di solito le fasce più frequentate sono quelle che precedono le 8 di mattina. Sempre secondo quanto raccolto, dalle informazioni diffuse dalle sigle sindacali, il lungo sciopero annunciato, è stato proclamato per una riduzione di orario di lavoro, come è stato reso noto anche in passato, a parità di salario, per la riduzione del periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti. In più riguarda l’adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, e anche “per il blocco delle privatizzazioni e delle relative gare di appalto per il trasporto pubblico locale”.
Dopo Milano braccia incrociate per i lavoratori del trasporto pubblico di Bari Pordenone e Crotone
Le varie mobilitazioni dei lavoratori del trasporto pubblico riguarderanno anche altre città. Come Palermo dove per oggi i lavoratori hanno incrociato le braccia. Domani invece sarà il turno di Bari, Pordenone e Crotone. Saranno queste le tre le città interessate di martedì 6 giugno. Lo sciopero del personale dei trasporti di Bari è stato indetto dalla Ugl Autoferro. Secondo quanto reso noto, il servizio sarà comunque garantito soltanto nelle fasce orarie della mattina dalle 5:30 alle 8:30 e del primissimo pomeriggio dalle 12:30 alle 15:30. Per il resto non sono state date garanzie. Per quanto riguarda Pordenone, dove le mobilitazioni sono state annunciate da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Faisa Cisal, è stato invece proclamato uno sciopero della durata di 24 ore. Le garanzie offerte per il servizio saranno solo nelle fasce di garanzia dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 12:30 alle 15:30. Per quanto riguarda i collegamenti extraurbani saranno garantiti esclusivamente quelli previsti nelle fasce di garanzia dalle 6 alle 8:30 e dalle ore 12:30 alle ore 16:00. Per domani, martedì 6 giugno previste proteste anche a Crotone, dove le sigle Filt-Cgil, Faisa-Cisal e Ulitrasporti hanno annunciato uno sciopero di 24 ore che riguarderà il personale di Autolinee Romano Crotone: i servizi saranno garantiti soltanto nelle fasce orarie dalle ore 5 alle ore 8 e dalle ore 18 alle ore 21.
Per mercoledì 7 giugno invece le proteste riguarderanno Torino, dove è previsto uno sciopero di 4 ore per tutto il personale GTT, proclamato dai sindacati Faisa-Cisal, Fast-Confsal e Usb. Braccia incrociate anche nelle province di Terni e Perugia e dintorni.