Un litigio in famiglia sfogato in violenza con l’arrivo della polizia a sedare gli animi. E’ quanto successo a Elancourt, un comune nei pressi di Parigi, e vede coinvolto l’attaccante algerino Ishak Belfodil che è stato fermato dalle forze dell’ordine per aggressione avendo tentato di strangolare la sorellina di quindici anni dopo un diverbio. Il fatto è successo la sera di domenica 4 giugno con il giocatore che si trovava nela casa della famiglia a godersi qualche giorno di vacanza prima di tornare in Arabia Saudita dove veste la maglia dell’Al-Gharafa. La vittima non ha ancora sporto una denuncia ma le forze dell’ordine hanno trovato segni di strangolamento sul collo della ragazza che, fortunatamente, non ha avuto bisogno di cure mediche. Le indagini sono in corso di svolgimento con la gendarmeria che ora ha 48 ore di tempo per decidere se agire eventualmente contro il centravanti.
Il tentativo di strangolamento
Non è ancora chiaro il motivo del raptus di follia avuto da Ishak Belfodil, fermato per aggressione ai danni della sorellina di 15 anni. Le forze dell’ordine francesi stanno indagando dopo essere state chiamate dalla ragazza che però non ha voluto ancora sporgere una denuncia formale contro il fratello. Sul posto è intervenuto anche una ambulanza che ha visitato la vittima senza però la necessità di cure ma mostrando solamente dei vistosi segni sul collo. Per stabilire l’iter giudiziario quindi bisognerà aspettare la decisione della vittima in merito alla denuncia.
Senza denuncia la faccenda si potrebbe chiudere senza troppi problemi per il giocatore, qualora arrivasse invece la denuncia si aprirebbe uno scenario totalmente diverse che metterebbe a rischio la carriera da calciatore di Belfodil che al momento è trattenuto in custodia alla stazione di polizia francese di Elancourt (Yvelines). A riportare la notizia sono stati i portali transalpini.
Un passato in Italia
Ishak Belfodil è fra i tanti talenti della generazione d’oro francese usciti dalle giovanili dell’Olympique Lione. Centravanti moderno forte fisicamente e atleticamente con una buona tecnica di base. Ha disputato la maggior parte della carriera al centro del tridente offensivo ma capace anche di giocare in appoggio di un altro attaccante o come esterno. È molto abile nel difendere la sfera spalle alla porta, giocando di sponda e aiutando gli esterni, ma anche poco disciplinato tatticamente.
Qualche partita insieme a Karim Benzema prima di dividere le loro strade. Benzema è volato a Madrid per scrivere pagine di storia indelebile con la maglia del Real mentre Belfodil ha accettato la corte del Bologna per tentare l’avventura in Italia. Sei mesi di prestito in Emilia Romagna dove raccoglie otto presenze e nessuna rete giocando come riserva di Marco Di Vaio e Robert Acquafresca.
Poco spazio ma sufficiente per convincere il Parma a comprare il cartellino nell’estate del 2012. Dopo un ottimo girone d’andata, subisce un calo in quello di ritorno, dovuto soprattutto alle insistenti voci di calciomercato, ma anche al cambio di posizione, che lo ha portato dal ruolo di prima punta a quello di seconda punta o come attaccante esterno sulla fascia. Conclude la sua prima stagione parmense con 34 partite giocate e ben 8 gol.
Nel luglio 2013 viene acquistato in comproprietà dall’Inter con l’esperienza che si rivela deludente tanto che dopo sei mesi passa in prestito al Livorno completando una stagione negativa con zero reti e la retrocessione a fine stagione. Il 20 giugno 2014 il Parma risolve a proprio favore l’accordo di compartecipazione ma durante il campionato risolvendo anzitempo il contratto con la società ducale che era prossima al fallimento.
Comincia quindi un lungo pellegrinaggio tra Arabia Saudita, Belgio e Germania dove finalmente riesce ad esprimere il suo calcio migliore con la maglia dell’Hoffenheim prima di accettare nuovamente la corte medio orientale con la divisa dell’Al-Gharafa Sports Club che milita nella Qatar Stars League. Fermato per aggressione, da capire come il club deciderà di comportarsi con Belfodil.