Siamo alle solite, la vera opposizione in questo paese non è mai prerogativa dei partiti a cui spetta. Ci pensa l’ingegner De Benedetti a bastonare ancora una volta il governo Meloni.
Ogni ospitata in Tv e un’occasione per attaccare
In attesa che Calenda e suoi facciano opposizione al governo e non al Pd o ai M5S, e che gli stessi decidano finalmente di smetterla con la retorica fascista. Sono le parole dell’ingegner De Benedetti a fare i maggiori danni all’immagine della premier Meloni.
Le parole dell’ex proprietario di Repubblica e ora editore de Il Domani, sono arrivate dal palco del 12esimo festival della tv a Dogliani, Cuneo. Vere e proprie parole al vetriolo contro la premier.
“Pensare che andremo a sbattere non mi toglie la soddisfazione di non vedere più quella faccetta lì girare per i corridoi di Palazzo Chigi con la tv che la segue”
Parole non certo edificanti nei confronti della premier, colpevole per l’editore di voler stravolgere la governance del paese eliminando la presidenza della Repubblica. Per l’ingegner De Benedetti: “È una follia, perché se c’è una cosa che funziona è la presidenza della Repubblica”.
De Benedetti non è certo nuovo a queste uscite di cattivo gusto nei confronti della premier, più volte apostrofata dall’editore come ‘inadeguata’ e a capo di una ‘banda di incompetenti”.
“Meloni andrà a sbattere sull’Europa perché non è in grado di tenere il passo dell’Europa. È un governo di incapacità e impreparazione, inadatto al ruolo. Ma siccome non c’è un’opposizione visibile, si dovrà ricorrere un’altra volta a una soluzione di emergenza: come Napolitano ha fatto con Monti e Mattarella con Draghi
Una soluzione alquanto improbabile quella auspicata da De Benedetti, una vera e propria esagerazione. Non c’è infatti opposizione che tenga quando si analizza la capacità del governo Meloni di apparire unito e compatto. Anche pensando alle continue divisioni per riforme e priorità.
Ma alla fine hanno parlato le urne e soprattutto non si scorge all’orizzonte una figura d’opposizione capace di mettere in difficoltà la premier da un punto di vista politico comunicativo.
Così non si comprende dove De Benedetti veda questa crepa, o se voglia dettare una linea al suo riferimento politico, quella Schlein mai così tanto in difficoltà da quando è segretaria del Pd.
Sicuramente un tentativo come tanti di entrare di forza nel dibattito, così come ha sempre fatto in passato con i suoi giornali quando cercava di manipolare le sorti della politica.
E allora comprendiamo la preoccupazione dell’editore, ma non si combatte la maggioranza con offese e maleducazione. Lo si fa con analisi, ostruzione, critica e programmazione. Altrimenti, il rischio per le opposizioni è che le destre trionfino alle prossime europee, e che la premier Meloni diventi la nuova Merkel.