Come allenarsi al mare? Ecco il vademecum, per i vacanzieri bene intenzionati, realizzato col supporto del personal trainer dell'Università Niccolò Cusano, Pierpaolo Palanti, intervenuto a Società Anno Zero, su Radio Cusano Campus. Tanto per cominciare è necessario individuare le ore giuste. "In prima mattinata, o tardo pomeriggio, potrebbe essere un buon momento della giornata. Sotto il sole non otterremmo gli stessi benefici. Tra spiaggia e mare si potrebbe scegliere tra la camminata sul bagnasciuga, fa bene ai piedi, alle caviglie e ai tendini, e la camminata veloce ottima per cominciare l'allenamento. Oppure una corsetta sul bagnasciuga sul finire della giornata, rigenerante, al mare respiriamo aria pulita - ha sottolineato Pierpaolo Palanti - poi c'è la parte acquatica. Possiamo nuotare. Senza dimenticare che nuotare al mare costa più fatica che in piscina: c'è la corrente, le onde".
"Camminare con l'acqua che arriva almeno fino al ginocchio drena moltissimo. L'acqua ha un'azione drenante e modellante. Potremmo fare saltelli in acqua, di lì è nata l'acqua gym. Sul bagnasciuga potremmo fare gli stessi esercizi che facciamo in palestra. Camminare sui sassolini fanno bene alla pianta del piede - ha aggiunto Palanti - il piede ha una sua importante funzione: togliere le scarpe, camminare a piedi nudi fa bene, ha grossi benefici".
"L'acqua salata ha un'azione diversa dall'acqua dolce, in piscina, fa bene alla ritenzione idrica. Non solo, al mare c'è sempre corrente, è mosso. Questo continuo movimento è un massaggio alle gambe, fa bene. Vorrei ricordare è di bere molta acqua, più di quanto si beve in palestra o in città. Perdiamo più liquidi senza accorgercene. Anche la passeggiata fa bene, sul bagnasciuga sarebbe come avere un tappetino naturale - si è congedato l'esperto - potremmo anche abbinare la camminata ad esercizi a terra. Senza dimenticare di nuotare in acqua. Il delfino è lo stile più faticoso, per un allenamento più duraturo può andar bene anche lo stile libero, o la rana".