Orrore sulla spiaggia di Policoro, in provincia di Matera: un cane è stato legato con un cappio a una boa in mare ed è annegato. A denunciare quello che è stato definito un “crimine sconvolgente” è stata la Lega nazionale per la difesa del cane Animal Protection.
Cane legato a una boa e annegato a Policoro: “Vogliamo giustizia”
La Lega Nazionale per la difesa del cane ha lanciato un appello affinché venga rintracciato l’autore di una simile barbarie, in modo da avere giustizia. Secondo quanto riferito dall’associazione, il cane non aveva microchip ed era di razza setter, storicamente utilizzata dai cacciatori. Non potendo muoversi, per lui non ci sono state speranze: è morto annegato, come confermato anche dall’autopsia. Una fine atroce per un animale innocente.
Ma non solo: la Capitaneria di porto ha trovato anche un secondo laccio intorno alla boa, che probabilmente era stato usato per un secondo cane, di cui al momento non c’è traccia.
L’appello per rintracciare il responsabile
L’associazione, che ha sporto subito denuncia, ha invitato chiunque abbia informazioni utili sulla vicenda a farsi avanti, in modo da rintracciare il responsabile. Chi ha legato il cane alla boa, l’ha fatto in modo che il povero animale non avesse scampo. Infatti gli ha immobilizzato anche le zampe, legandole tra loro.
La presidente di Lndc Animal Protection Piera Rosati ha giustamente definito quanto accaduto “un atto abominevole”.
Non riesco nemmeno a immaginare come una mente tanto fredda, lucida e spietata, possa aver messo in pratica un piano tanto crudele senza il benché minimo rimorso. Chi si macchia di un gesto del genere mi fa paura e dovrebbe spaventare tutta la comunità di Policoro, perché una persona così potrebbe commettere ancora crimini su un altro o più animali.
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