Mai come nel conflitto russo-ucraino si è parlato così tanto sulla pubblica piazza della consegna di armi all’Ucraina. Se lo domanda l’opinione pubblica, la politica, la gente comune. L’Ucraina non è nei 27 paesi membri dell’Unione Europea, fonti ben informate dicono che ne farà parte solo a guerra conclusa, ma di fatto ci si sta comportando come se già lo fosse. Ma la questione non riguarda solo l’Europa. Stati Uniti su tutti ha messo sul piatto milioni di dollari e tante, tante armi. Il cessate il fuoco è ancora lontano e per quanto si andrà avanti? Si invocano anche le armi nucleari. Anche l’Italia è al centro del dibattito. Così a La Spezia si organizza il salone “SeaFuture 2023”, una esibizione militare navale promossa dal comparto industriale-militare come piattaforma di affari per le aziende del settore “difesa e sicurezza” ammantata di sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica.
Armi? Se ne parlerà al “SeaFuture 2023”
Si tratterà dell’ottava edizione, in programma da domani all’8 giugno all’Arsenale Militare Marittimo organizzata da Italian Blue Growth S.r.l. in collaborazione con la Marina Militare, conferma il radicale mutamento della manifestazione avvenuto in questi anni: da evento ideato nel 2009 come “la prima fiera internazionale dell’area mediterranea dedicata a innovazione, ricerca, sviluppo e tecnologie inerenti al mare”, nel corso degli anni Seafuture è stata trasformata in una mostra militare, unica in Italia, dove gli operatori principali sono le aziende del settore militare insieme alla Marina Militare. Come per le due precedenti edizioni, anche quest’anno l’importanza strategica dell’evento viene attribuita allo “sviluppo di opportunità di business” per le imprese nazionali, gli Enti e le Agenzie del “comparto difesa”. Nel frattempo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista al Wall Street Journal ha detto che sta partendo la controffensiva e di comprendere che l’Ucraina non può diventare membro della Nato mentre è ancora in guerra. “Credo che ci siano dei Paesi nella Nato che hanno talmente paura della Russia da non volere l’Ucraina nell’alleanza. Se non saremo riconosciuti o se non ci saranno segnali al vertice di Vilnius, non penso abbia senso per l’Ucraina partecipare al summit”.
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