È imminente la nuova abilitazione dei docenti, con 30, 36 o 60 crediti formativi universitari (Cfu) da prendere per partecipare ai prossimi concorsi nella scuola, compreso il bando straordinario degli insegnanti precari di prossima emanazione. La riforma della formazione dei docenti arriva con quasi un anno di ritardo rispetto a quanto prevede il decreto legge 36 del 2022.
La mancata adozione del provvedimento da luglio scorso a oggi, col susseguirsi di vari rimbalzi del testo tra i ministeri dell’Istruzione, dell’Università e la Commissione europea – inclusi due governi coinvolti – ha determinato il ritardo nell’organizzazione dei corsi e il conseguimento dei Cfu occorrenti agli aspiranti docenti secondo le nuove modalità di reperimento del personale scolastico. Tuttavia, il decreto (del presidente del Consiglio dei ministri, Dpcm) è pronto ed è di prossima emanazione.
Abilitazione docenti 2023, Cfu concorsi scuola: quanti crediti servono?
Il nuovo decreto disciplinerà le modalità di conseguimento dell’abilitazione degli aspiranti docenti (o dei precari della scuola) per la partecipazione ai concorsi pubblici. Per i precari, i crediti dovranno essere presi dopo il concorso, nell’anno di prova in attesa del passaggio al ruolo. A seconda dei casi, il numero dei crediti formativi universitari sarà diverso. Intanto, gli atenei potranno iniziare i corsi di formazione già a partire dall’anno accademico 2023-2024.
La nuova abilitazione dei docenti delineata dal decreto legge 36 del 2022, precede il conseguimento di 60 crediti formativi universitari più il titolo di laurea per partecipare ai concorsi ordinari nella scuola. Dei 60 Cfu, non meno di 10 crediti formativi riguarderanno le materie pedagogiche e un tirocinio di almeno 20 Cfu. Per il primo anno accademico, gli aspiranti docenti che parteciperanno ai corsi per l’abilitazione all’insegnamento sono stimati tra i 90mila e i 100mila studenti. Con il nuovo sistema di reclutamento, il ministero dell’Istruzione punta a formare laureati pronti per sostenere i concorsi ordinari nella scuola. Si cercherà di svecchiare il contingente degli insegnanti che, oggi, ha un’età media di 51 anni.
Concorso scuola straordinario 2023 e ordinario 2024, come si prende l’abilitazione a insegnare?
L’abilitazione “piena” di 60 crediti formativi universitari sarà richiesta anche ai docenti precari che parteciperanno al concorso straordinario, il cui bando dovrebbe uscire a giorni. Ammessi al concorso saranno i precari che abbiano prestato servizio nella scuola per almeno 36 mesi negli ultimi cinque anni e gli aspiranti docenti che abbiano già 24 Cfu (occorrenti secondo la vecchia disciplina dell’abilitazione). Per i precari storici, il superamento del concorso comporterà il dover conseguire altri 30 crediti formativi universitari, oltre alla prova di abilitazione.
I docenti con 24 crediti formativi necessiteranno di ulteriori 36 Cfu per arrivare a 60. In tutto, si stimano posti per 30mila o 35mila docenti dal terzo concorso straordinario, di imminente uscita. Le assunzioni rientrano nel contingente di 70mila nuovi insegnanti nella scuola, cifra da raggiungere entro il 2024 per centrare il target del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Nel prossimo anno è prevista l’uscita del nuovo concorso ordinario con un numero all’incirca pari a quello previsto dal bando straordinario.