Abraham infortunio Roma-Spezia: l’ultima partita di campionato, è risultata fatale per Tommy Abraham e per la Roma. Per l’attaccante inglese perché è uscito in barella per aver rimediato un infortunio abbastanza serio e per la Roma perché con l’infortunio del suo giocatore si complicano e non di poco i piani di mercato.
La società giallorossa intenzionata ad operare sul fronte mercato per quanto riguarda anche il parco attaccanti, deve rivalutare le operazioni che avrebbero coinvolto eventualmente Abraham.
Per Thiago Pinto e colleghi, un conto è affrontare le manovre di mercato con un calciatore che avrebbero potuto vendere (la dirigenza ci avrebbe fatto un pensierino, infatti quest’anno con la maglia della Roma, ha segnato 9 gol, fornito 7 assist in un totale di 53 partite accumulando così un bottino decisamente al di sotto delle aspettative) e un conto è sapere che negli affari di mercato pur volendo non posso inserire il cartellino di un calciatore infortunato nei movimenti di compravendita.
Inoltre l’esoso investimento fatto due estati fa, non ripaga appieno, alla luce di quanto è accaduto ieri sera all’Olimpico, i 40 milioni spesi pesano eccome sull’economia di una società che ora si ritroverebbe immobilizzata dal fatto che non li potrà recuperare in alcun modo a meno che ci sia qualche squadra disposta ad esborsare qualsiasi prezzo anche minore pur di aggiudicarselo nelle condizioni di infortunato. Praticamente quasi impossibile pensare a questa soluzione.
Abraham infortunio Roma-Spezia: la dinamica
Entrato al 37esimo del secondo tempo di Roma-Spezia al posto di andrea Belotti, lanciato da un compagno di squadra, nella corsa che lo vedeva contendere il pallone al difensore spezino Ampadu, ha subito una torsione a dir poco tremenda del ginocchio sinistro. L’arto traumatizzato, cedendo alla sollecitazione innaturale, ha costretto il claciatore a mantenersi sin da subito la gamba interessata.
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Gli esami
Il calciatore appena subito l’infortunio, ha dato la sensazione di aver capito dai primi istanti che si tratasse di qualcosa di serio. Il suo gesto a mantenere la gambe, l’espressione del suo volto e il dolore manifestato hanno indotto l’arbitro a richiamere l’intervento dei soccoritori che si sono subito adoperati affinché il numero 9 giallorosso ricevesse le prime cure.
Durante e dopo i soccorsi, il calciatore è apparso molto provato, tant’è che è stato necessario farlo uscire dal campo su di una barella. Se a caldo le impressioni dallo stadio e dalla Tv facevano temere il peggio, l’esito degli esami strumentali eseguiti a Villa Stuart, hanno purtroppo, alcune ore dopo la partita Roma-Spezia confermato quel che si pensava.
La risonanza magnetica a cui si è sotto posto l’attaccante inglese ha dato esito di: “Trauma distorsivo con lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro“. Lo staff tecnico ora dovrà prendere delle decisioni in merito ad un eventuale operazione. Nei prossimi giorni sapremo di più
Il mercato
L’attaccante in maglia numero 9, ha molto mercato. Oggetto del desiderio di molte squadre della Premier è costretto a stare fermo per almeno 5/6 mesi. I tempi di recupero poi non sono tutti uguali e ogni calciatore risponde agli infortuni in modo diverso. Il tempo che ci vuole per ritornare a giocare, ovvero a fare contrasti e a calciare in modalità definitiva non è quantificabile. Ai 5/6 di fermo, bisogna poi aggiungere la riabilitazione e la corsa. Quindi potrebbero trascorrere almeno 8/9 mesi dal rientro ma blando in mezzo al campo del giocatore.
L’infortunio non è una buon notizia per la Roma che a fine stagione e con l’apertura della sessione estiva del calcio mercato, si vedrebbe “costretta” a rinuciare ad un tesoretto (proventi che sarebbero saltati fuori dalla cessione di Abraham) che avrebbe potuto riversare sul mercato in un altro modo e puntare su un altro tipo di giocatore dalle carateristiche diverse.