Inseguimento nei cieli di Washington. Alcuni caccia F-16 si sono alzati in volo dopo che un jet privato stava viaggiando sopra la Capitale americana, senza comunicare nulla. Il velivolo è poi precipitato senza lasciare superstiti. Si ipotizza che il pilota abbia perso conoscenza durante il volo e che questo abbia portato l’aereo a precipitare.
Il Jet privato era un Cessna 560 Citation V, appartenente alla società Encore Motors, della famiglia Rumpel. Raggiunto al telefono John Rumpel dalla Cnn, ha dichiarato che a bordo del mezzo c’era la figlia, la nipote di due anni e la tata diretti a East Hampton, New York, dopo un viaggio di quattro giorni nella sua casa in North Carolina.
Usa, jet privato precipita vicino Washington: nessun superstite
Nessuna delle persone a bordo dell’aereo, precipitati nel sud-ovest della Virginia, è sopravvissuta. Barbara, moglie di John Rumpel e presidente della società Encore Motors, ha pubblicato una foto su Facebook e un post con scritto “la mia famiglia se n’è andata, mia figlia e mia nipote”.
La Polizia di Stato della Virginia, riporta la Cnn, ha sottolineato che i primi soccorsi sono arrivati sul luogo dello schianto dopo 4 ore che le autorità avevano avviato una ricerca in terra e in aria jet privato precipitato. Il Comando di difesa aerospaziale continentale degli Stati Uniti ha dichiarato che il pilota dell’aereo civile non rispondeva quando i caccia F-16 hanno cercato di mettersi in contatto.
Bisognerà capire come mai il pilota non abbia risposto e se c’era un guasto alla radio. Solo la scatola nera potrà far luce sul mistero che ha portato alla morte di 4 persone. Così come bisognerà far luce sulle cause che hanno fatto precipitare il jet privato – dunque confermare l’ipotesi dello svenimento del pilota – visto che un ufficiale degli Usa ha spiegato che gli F-16 non hanno abbattuto il Cessna nei cieli di Washington.