Milan-Verona finisce 3 a 1. La squadra di Pioli chiude al quarto posto e si qualifica alla prossima edizione della Champions League. Lo stadio San Siro è gremito, come sempre d’altronde. Tutti guardano verso il campo, non tanto per la partita, ma perché aspettano lui: Zlatan Ibrahimovic si ritira dal calcio.

Ibrahimovic annuncia il ritiro

È commosso Zlatan Ibrahimovic. Lo è all’inizio del match, accanto a sua moglie, tra Milan e Verona, quando la Curva Sud gli dedica una scenografia da brividi. “GodBye” scrivono i rossoneri, utilizzando un originale gioco di parole. Ma lo è soprattutto alla fine quando entra in campo per annunciare a tutto il popolo milanista la sua decisione, quella di ritirarsi dal calcio giocato. Il resto della squadra è al suo fianco, lo aspetta sul rettangolo verde alla fine dell’ultima giornata di campionato. Il video omaggio, proiettato sul maxischermo del Meazza prima del suo ingresso in campo non aiuta. Scende qualche lacrima, l’emozione è fortissima. Elegante più che mai, completamente vestito di nero, l’attaccante svedese entra in campo, dando il cinque a tutti i suoi compagni e procedendo sul tappeto rosso messo apposta per la grande occasione. A Milano è una serata che resterà indelebile, nel cuore di Zlatan e in quello di tutti i tifosi rossoneri.

“Non respiro, ma va bene. Ho tanti ricordi e tante emozioni vissute in questo stadio”. Esordisce così Ibra rivolgendosi ai tifosi. “La prima volta che sono arrivato al Milan mi avete dato la felicità, la seconda volta mi avete dato amore. Voglio ringraziare la mia famiglia – prosegue l’attaccante – e tutti quelli che mi sono sempre stati vicini per la pazienza. Poi la mia seconda famiglia, ovvero i giocatori, il Mister e il suo staff per la responsabilità che mi avete dato. Il mio grazie va anche dirigenti per l’opportunità che mi hanno concesso. Per ultimo, ma la più importante di tutti e viene dal mio cuore, voglio ringraziare voi tifosi. Mi avete accolto a braccia aperte, mi avete fatto sentire a casa. Sarò milanista per tutta la vita. È arrivato il momento di dire ciao al calcio, ma non a voi. È troppo difficile – conclude il calciatore – ho troppe emozioni, a voi dirò che ci vediamo in giro se siete fortunati. Forza Milan e arrivederci!”.

Ibrahimovic, la carriera e il Milan

Smette un grande giocatore, smette un campione. Uno capace di lasciare il segno in ogni squadra con cui ha giocato nel corso di tutta la sua carriera. Un uomo apparentemente duro, dalla personalità spiccata, rispettato da tutti. Un attaccante carismatico che soprattutto nel Milan ha scritto pagine di storia. 988 partite e 573 gol in tutte le competizioni da professionista, dopo 163 presenze e 93 reti con la maglia rossonera ora è pronto a salutare. Artefice di una carriera straordinaria, ha vinto ovunque e ha fatto vincere gli altri. Fondamentale, il suo ritorno a Milano, per lo scudetto vinto dalla squadra di Pioli la scorsa stagione.

Non ha intenzione di andare a giocare altrove. Non è stato facile ma ha maturato la decisione di smettere. Troppi infortuni che lo hanno tenuto fuori in questa stagione e non gli hanno concesso di dire addio al calcio giocato scendendo in campo un’ultima volta.

L’addio al calcio

“Quando mi sono svegliato pioveva, mi son detto ‘pure Dio è triste’” ha detto sorridendo in conferenza stampa nel post partita. “L’emozione era troppo forte. Prima di entrare in campo pensavo che la squadra mi avrebbe dato forza, li ho guardati e piangevano. Allora mi sono girato verso i tifosi, piangevano anche loro. Ho cercato lo sguardo di mia moglie, lei era la peggiore! Tante volte ho sentito dire ‘Ibra è come Superman’. Si, io sono Superman, ma ho un cuore grande ha sottolineato l’attaccante svedese.

Poi sulla decisione di smettere ha proseguito: “Ho deciso ma non lo sapeva nessuno. Tre mesi fa sarei stato in panico a dare un annuncio del genere. Oggi invece lo accetto e sono pronto. Da domani sono un uomo libero da questo mondo. È stata una carriera lunga. Il futuro? Per il momento voglio solo godermi quello che ho fatto. Non è neanche giusto prendere una decisione troppo in fretta. Ci sono troppe emozioni che mi passano dentro oggi. Voglio prendermi il tempo per riflettere su quello che ho fatto. Poi se si calma la situazione vediamo” ha concluso Ibra.