Un’ultima serata da sogno per chiudere una stagione spettacolare. Spalletti lascia Napoli, lo fa con l’ennesima vittoria allo stadio Maradona nell’ultima giornata di Serie A. La premiazione, la festa e poi i saluti definitivi, il mister ha scelto di andar via da vincitore. Al termine della sfida con la Sampdoria, il tecnico degli azzurri ha parlato ai microfoni di DAZN.
Spalletti lascia Napoli
L’ultima partita allo stadio Maradona, la premiazione ufficiale da parte della Lega Serie A, poi la festa e il saluto definitivo a un popolo che lo ha amato follemente e che forse non è ancora pronto a dirgli addio. Sarà una serata speciale quella che sta per iniziare per mister Luciano Spalletti. Il tecnico ha fatto la sua scelta, ha deciso di lasciare Napoli. È stanco, ha dato tutto quello che poteva e ora ha bisogno di prendersi un anno tutto per sé e per la sua famiglia. Queste le spiegazioni date dall’allenatore e dal presidente De Laurentiis alla stampa e soprattutto agli appassionati di calcio. Lascia da vincitore, lascia dopo aver riportato in città uno scudetto che mancava da ben 33 anni. Lascia però quando molti pensavano che avrebbe potuto aprire un ciclo, con l’obiettivo ancora più grande e che il patron ha promesso di provare ad inseguire: la Champions League.
Il feeling tra Spalletti e i napoletani probabilmente non è stato immediato. Lo scorso anno aveva convinto ma non entusiasmato e dopo le cessioni illustri della scorsa estate il timore di una stagione di transizione era tanto. E invece piano piano, a suon di risultati e prestazioni incredibili, la scintilla è scoppiata. Napoli ama Luciano e Luciano ama Napoli. D’altronde insieme quest’anno hanno scritto la storia. Emozioni forti, difficili anche da descrivere. Al termine dell’ultima di campionato vinta contro la Sampdoria e prima di dare il via alla festa finale, Spalletti ha parlato ai microfoni di DAZN. “E’ una roba incredibile” ha detto il mister che poi ha continuato: “Da questa parte qua si riceve tutta questa felicità, questa passione. Diventa difficile gestirla perché a volte è anche troppa. Ma loro sono generosi, bisogna lasciargli esprimere i loro sentimenti. Sembra di essere nel cuore di Napoli che pulsa. Restituire l’amore che ricevi diventa impossibile”.
Il futuro del Napoli e di Spalletti
Eppure, nonostante questo affetto straordinario, Spalletti ha scelto di lasciare Napoli. Chissà cosa è passato in questi giorni nella testa del mister, chissà se ha mai avuto ripensamenti nell’ultimo periodo. L’allenatore del Napoli ai microfoni di DAZN ha risposto così: “Non ci sono ripensamenti. Devo essere fedele a me stesso, questa è la decisione che ho preso. Faccio 10 metri indietro, apro quel piccolo cancello e vado in tribuna. Continuerò a guardarli e farò il tifo per loro. Io non gufo” conclude ridendo il mister.
Il casting intanto è partito. Chi sostituirà Spalletti sulla panchina del Napoli non è ancora chiaro, ma qual è il consiglio che si sente di dare a chi arriverà? “È difficile dare consigli ad un collega perché ognuno vede il calcio a modo suo. Gli direi solo di fidarsi di questa squadra e di questi ragazzi. Quando fanno scorrere la palla è un bel vedere”.
Il contratto di Spalletti
Un anno sabbatico quello che adesso attende Spalletti. Per scelta ma anche per contratto. L’accordo che lega il mister al club azzurro infatti sarebbe scaduto il prossimo anno, a giugno 2024 per l’esattezza. Per liberarsi in anticipo l’allenatore non dovrà pagare alcuna penale, ma dovrà stare fermo un anno. Una sorta di patto di non concorrenza. Tornare in campo in anticipo costerebbe al tecnico toscano tre milioni di euro. Questa la penale che dovrebbe versare al Napoli per ricominciare ad allenare subito.