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Superbonus, piattaforma Enel X pronta a settembre: ecco come cambia la cessione dei crediti ed entro quando vendere i bonus

Superbonus, piattaforma Enel X pronta a settembre: come cambia la c…

Sarà pronta da settembre 2023 la piattaforma Enel X per l’acquisto e la vendita dei crediti d’imposta del superbonus 110%. La messa a regime della piattaforma, che sarebbe dovuta entrare a regime già da questo mese di giugno – almeno secondo le prime anticipazioni di fine marzo – contribuirà a liberare il plafond fiscale delle banche in modo che gli istituti di credito e finanziari possano procedere con nuovi acquisti dei bonus edilizi. Si tratterà di una società veicolo che, dopo l’acquisto dei bonus edilizi, provvederà a venderli a terzi, che potrebbero avere vantaggi dagli acquisti, soprattutto di tipo fiscale. 

La piena operatività della piattaforma Enel X per settembre prossimo è stata confermata negli ultimi giorni dal ministero dell’Economia e delle Finanze che, tramite la sottosegretaria Sandra Savino, ha risposto a un’interrogazione parlamentare dell’esponente del Movimento 5 Stelle, Emiliano Fenu. 

Superbonus piattaforma crediti Enel X: come cambia la vendita dei bonus edilizi? 

Sulla cessione dei crediti d’imposta del superbonus, debutterà a settembre prossimo la nuova piattaforma Enel X, il veicolo bancario che dovrà procedere con operazioni di compravendita dei bonus edilizi per liberare lo spazio fiscale degli istituti bancari e procedere con la cessione a soggetti terzi. È questo il funzionamento delineato nella Commissione Finanze della Camera da Sandra Savino, sottosegretaria del ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha risposto a un’interrogazione di Emiliano Fenu. La risposta è arrivata proprio nel dibattito in cui si fa il punto della situazione dei crediti d’imposta dei bonus edilizi: i risultati sullo sblocco dei crediti dal decreto 11 del 2023 non sono ancora arrivati e, dagli ultimi dati in possesso, sarebbero ancora 30 i miliardi di euro rimasti incagliati nei cassetti fiscali delle banche, tutti provenienti da lavori in superbonus. 

A ciò si aggiunge che stenta a decollare la piattaforma Enel X che, proprio la conversione in legge del decreto 11 del 2023, aveva previsto già da fine marzo. 

Superbonus piattaforma crediti: entro quando bisogna cedere il bonus per le spese 2022?

Nelle intenzioni del governo, la piattaforma dovrà procedere con l’acquisto dei crediti d’imposta del superbonus dalle banche per poi cedere gli stessi a soggetti terzi, principalmente aziende, che potranno compensare gli acquisti mediante modello F24 sui versamenti contributivi e tributari. La convenienza per le aziende è quella di acquistare crediti a un valore più basso di quello nominale, realizzando – grazie alla compensazione in F24 – un taglio del cuneo relativo alle imposte e ai contributi da versare di qualche punto. Nelle intenzioni manifestate all’atto dell’istituzione della piattaforma, c’era anche il proposito di allargare il campo di operatività di Enel X, con l’acquisto di crediti d’imposta derivanti anche dagli operatori e contribuenti privati. Sarà, questa, una seconda fase dell’operatività della piattaforma il cui obiettivo principale rimane quello di liberare spazio fiscale nei cassetti delle banche. 

Cessione crediti entro il 30 novembre 2023 o detrazione nella dichiarazione dei redditi 2024

Per quanto riguarda la cessione dei crediti del superbonus 110%, sulle spese effettuate nel 2022 i contribuenti hanno ancora meno di cinque mesi per procedere con la vendita dei bonus. Infatti, la conversione del decreto di blocco dei crediti, sancisce la possibilità di continuare a vendere i crediti d’imposta fino al 30 novembre 2023, pagando una sanzione di 250 euro per ciascuna operazione di compravendita. L’operazione, nota come remissione in bonus, rappresenta un’eccezione rispetto alla scadenza del 31 marzo scorso, data entro la quale i contribuenti avrebbero già dovuto comunicare le cessioni dei crediti e gli sconti in fattura delle spese relative all’anno 2022. 

L’alternativa alla cessione dei crediti è rappresentata dalla detrazione fiscale in 10 anni delle spese del superbonus per il 2022: se i contribuenti non dovessero vendere i bonus entro fine novembre, potranno iniziare a detrarre le dieci quote annuali nella dichiarazione del redditi del 2024. 

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