Nella giornata di oggi, mezzo milione di polacchi sono scesi in strada a Varsavia per manifestare il proprio dissenso nei confronti del governo nazionalista e populista al potere. Il governo è attualmente presieduto da Andrzej Sebastian Duda, esponente di Diritto e Giustizia (Pis), partito di destra di ispirazione conservatrice e nazionalista. La manifestazione è stata convocata a pochi mesi dalle elezioni legislative, previste in autunno. Pis, pur al centro di numerose critiche da parte dell’Unione europea e non solo per le sue pratiche antidemocratiche, rimane in testa nei sondaggi, ma al di sotto del 44% ricevuto nelle ultime legislative.
Varsavia, il Municipio della città stima la partecipazione alle proteste contro il governo
Jan Grabiec, portavoce degli organizzatori della marcia, riporta i dati riguardanti il numero dei partecipanti a una manifestazione che sembra essere la più grande nel Paese dalla fine del comunismo, nel 1989. La scelta della data della marcia è simbolica, dal momento che si tratta del 34esimo anniversario delle prime elezioni democratiche polacche del dopoguerra. L’occorrenza ha unito quindi oltre 500.000 persone provenienti da tutto il Paese: “Siamo qui perché la Polonia deve restare in Europa“, afferma uno dei partecipanti. Tanti indossano e sfoggiano i colori polacchi, bianco e rosso, e quelli dell’Unione Europea, giallo e blu.
I partecipanti alla marcia intendono fare opposizione liberare a un governo considerato illiberale e dimostrare la propria capacità di resistenza alle politiche del partito Diritto e giustizia, il cui leader è Jaroslaw Kaczynski, degli alleati e degli altri partiti di destra ed estrema destra. La nutrita folla ha marciato con striscioni con scritte pro Europa e contro il governo autoritario: “Polonia europea libera”, “Unione europea sì, PiS no“, “Non vogliamo una Polonia autoritaria“. La manifestazione è stata convocata da Donald Tusk, leader del principale partito centrista di opposizione (Piattaforma civica) ed ex leader del Consiglio europeo. I sostenitori dei principali partiti d’opposizione sono stati caldamente incoraggiati a unirsi in questa grande manifestazione. A guidare la marcia anche il premio Nobel per la pace nel 1893 ed ex leader del sindacato Solidarnosc, Lech Walesa, il quale ha tenuto un breve discorso inaugurale:
La prima cosa da fare per iniziare la strada verso la vittoria è fare i conti per sapere quanti siamo.