Tra la Juventus e Di Maria è arrivato il momento dei saluti. Finisce il campionato e arriva il momento dei bilanci e degli addii. Così come sembra praticamente scontato che sarà il momento di separarsi per la Juventus e Angel Di Maria. E’ durata meno di 12 mesi la sua avventura in bianconero e c’è da dire che non è stata neanche così indimenticabile. Tanto che dopo aver firmato il contratto con la Juventus per un anno, giocatore e società sembravano praticamente convinti che a metà di questa stagione ci sarebbe stato un rinnovo per un altro anno. E ci sono andate anche vicine. Poi invece qualcosa si è rotto, nella squadra ma anche tra Di Maria e l’ambiente, così oggi è praticamente ufficiale: Di Maria andrà via come è arrivato, a parametro zero, a 35 anni, libero di scegliersi la destinazione che ritiene migliore. Va via dopo 39 presenze complessive tra tutte le competizioni, 8 gol e 7 assist con la maglia della Juventus.
Di Maria addio alla Juventus, fino ai mondiali è stato quasi un oggetto misterioso
Accolto come uno dei migliori colpi del mercato, alla fine la traccia che lascia non è quella che in molti si aspettavano. Di Maria, Argentino nato a Rosario il 14 febbraio del 1988, è approdato a Torino l’8 luglio del 2022 a parametro zero, svincolato dal PSG ha accettato un anno di contratto – la proposta della Juventus – per giocarsi la possibilità di andare ai mondiali. Con i bianconeri ha firmato un contratto di un anno ad oltre 7 milioni (compresi i bonus), di euro a stagione. Il prossimo 30 giugno quindi sarà di nuovo libero di scegliere dove andare a costo zero e a quanto pare ha deciso di andare e di lasciare la Juventus. Una decisione che probabilmente non pensa neanche al club, viste le vicende che hanno caratterizzato la stagione della società che l’anno prossimo rischia di doversi trovare fuori da tutto (in attesa delle decisioni dell’Uefa), e di giocare solo per il campionato. Lo stipendio di Di Maria è uno stipendio importante e ora per le casse della società liberarsi di costi così alti è tutto fuorché un male. Anche considerato che il rendimento del giocatore non è stato all’altezza delle aspettative. Soprattutto senza la partecipazione alla Champions League. Fino alla sosta di dicembre 2022 per i mondiali in Qatar si è trattato praticamente di un oggetto misterioso. Di Maria è rimasto fermo per diverse giornate a causa di problemi fisici. Lui aveva in testa i mondiali e forse, come molti nazionali, non ha spinto neanche più di tanto per recuperare prima della competizione più importante, per non rischiare di non poter rispondere presente.
Di Maria e il bilancio di una stagione sottotono anche a causa dei troppi infortuni
Questo lo hanno valutato in società, anche se lo avevano messo in conto visto che il giocatore era palese che avesse accettato un anno di contratto per non perdere la nazionale. Poi però ci sono stati anche episodi che hanno contribuito a tenerlo lontano dal campo, anche per responsabilità sua. Come il gesto che gli è costato diverse giornate di squalifica. Contro il Monza (il 18 settembre del 2022), rifila una brutta gomitata a Izzo, rosso diretto e due giornate di squalifica scontate contro Bologna e Milan. Non era certo la prima assenza del giocatore che per infortunio aveva saltato già le partite del 22 e 27 agosto (contro Sampdoria e Roma), ad inizio stagione. Poi di nuovo in campo con Spezia e Fiorentina e ancora uno stop contro la Salernitana l’11 settembre per un problema muscolare agli adduttori. Gioca e rimedia l’espulsione contro il Monza, da li oltre alle 2 giornate di squalifica si ferma, senza rientrare, per altre tre partite di campionato ancora una volta per problemi fisici. Il risultato è che, sempre parlando delle partite della Serie A, ha saltato consecutivamente 5 gare tra il rosso e il ko fisico. Poi ancora, il 6 novembre torna in campo contro l’Inter e riesce a giocare tre partite di campionato in una settimana prima della pausa mondiale. Al rientro della stessa, da campione del mondo, salta la partita con la Cremonese del 4 gennaio per un problema alla caviglia. Da quel momento, liberatosi dell’impegno mondiale, sembra trovare un po’ di continuità con le presenze in campo, almeno fino all’inizio di marzo. Poi arriva un nuovo stop e un altro ancora a fine aprile. Fino ad arrivare ad oggi, con la Juventus che chiuderà in casa contro l’Udinese e si prepara a salutare Di Maria dopo un anno non proprio indimenticabile per quanto dato alla squadra dall’argentino.
Di Maria e il suo rapporto con Fagioli
Se c’è una traccia che ha lasciato Di Maria è sicuramente il suo rapporto con il giovane Nicolò Fagioli, di cui ha sempre detto cose bellissime. Addirittura lo ha paragonato a Verratti (il miglior Verratti) e con lui ha instaurato un rapporto quasi da fratello maggiore a fratello minore. Fagioli, dal canto suo ha sempre detto di aver trovato in Di Maria una persona sempre pronta a dargli consigli. Tanto che nei giorni scorsi il giocatore, classe 2001, ha regalato al compagno argentino la sua maglia con tanto di dedica: “Fide sei stato un esempio dentro e fuori dal campo. Ti voglio bene“, un gesto che l’argentino che ha voluto condividere sui social con una storia su Instagram e la scritta: “Grazie mille amico“.