A Villa San Giovanni il sindaco Giusy Caminiti ha vissuto momenti di terrore a causa delle fiamme divampate nel corso della notte tra il 3 e il 4 giugno nei pressi del suo studio legale. Sono in corso le indagini, ma secondo una prima ricostruzione si tratterrebbe di un atto intimidatorio nei suoi confronti. E’ stata pubblicata una nota social da parte dell’Amministrazione Comunale di Villa San Giovanni per comunicare l’accaduto.

Villa San Giovanni sindaco, in fiamme il portone del suo studio

Nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2023, a Villa San Giovanni ha avuto luogo l’ennesimo atto intimidatorio nei confronti del sindaco Giusy Caminiti che ha vissuto momenti di preoccupazione dopo che il portone del suo studio legale è andato a fuoco. Attualmente, le Forze dell’Ordine stanno operando sull’accaduto per scoprire il responsabile della vicenda. Sono in corso le indagini e il primo cittadino è stato messo in sicurezza per prevenire ulteriori pericoli.

Si è trattato di un atto intimidatorio

Al vaglio le cause dell’incendio, ma l’ipotesi che si sia trattato di un atto intimidatorio risulta essere la più plausibile. Sulla nota pubblicata dall’Amministrazione Comunale di Villa San Giovanni sui social si legge:

Nella prima serata di ieri, il vile e inqualificabile atto intimidatorio perpetrato ai danni del nostro Sindaco Avv. Giusy Caminiti rappresenta un atto delinquenziale nei confronti di tutta la comunità villese e tenta invano di condizionare l’operato di una Amministrazione, insediatasi da meno di un anno, che fa del rispetto della legalità e del dialogo sano con la Città il fondamento della propria azione amministrativa e politica.

segue

Confidiamo nell’operato prezioso delle Forze dell’Ordine, che abbiamo sentito sempre presenti anche nei mesi scorsi e che anche stavolta prontamente sono intervenute per raccogliere i primi possibili indizi di reato. Ci auguriamo che i responsabili del gesto delinquenziale vengano presto assicurati alla giustizia.

Poi ancora

Per quanto riguarda la nostra azione politica e amministrativa, non arretreremo di un millimetro rispetto a quella che pensiamo essere la visione di una comunità aperta e che guarda con fiducia al futuro. Questi gesti non possono trovare accoglienza in una comunità civile e saranno combattuti con forza con gli strumenti della democrazia. E questo linguaggio di violenza non è il linguaggio di una comunità forte come quella villese.

In conclusione l’Amministrazione lancia un appello alle Forze dell’Ordine, i cittadini e le associazioni affinché si uniscano per reagire a gesti di intimidazione e prevaricazione. Solo così è possibile augurarsi un futuro migliore.

Episodio simile a Nola

Nella notte tra il 24 e il 25 maggio 2023, il primo cittadino Carlo Buonauro è stato vittima di un incendio avvenuto nei pressi della sua abitazione: in fiamme l’auto, una Fiat Panda di proprietà, e lo scooter. Anche in questo caso nessuno sarebbe rimasto e tutti sarebbero stati messi in salvo grazie al lavoro dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine che hanno indagato sull’accaduto.

Qualche mese fa un altro membro dell’amministrazione comunale di Nola sarebbe stato coinvolto in un altro atto intimidatorio: l’auto di Erasmo Scotti, consigliere comunale delegato per la frazione di Polvica, è stata incendiata.

Altri episodi

Il 3 aprile 2023, è avvenuto un attentato nella notte a Mogoro, in provincia di Oristano. L’auto del sindaco Donato Gau è andata fuoco ed è stata completamente distrutta. La vicenda è avvenuta nei pressi dell’abitazione del primo cittadino del comune situato nella subregione dell’Alta Marmilla, ad una ventina di chilometri a sud di Oristano. Secondo le indagini, l’episodio sarebbe collegato ad altri casi avvenuti qualche tempo prima e che hanno coinvolto altri esponenti politici sul territorio sardo.

Nei primi mesi del 2023 nel Goceano, si è verificato un altro episodio del genere: l’auto del primo cittadino Michele Solinas è andata a fuoco. Anche in quel caso si è trattato di un atto intimidatorio.