No ai cori nelle Chiese di Napoli. L’Arcidiocesi ha infatti chiarito che i luoghi santi non devono trasformarsi in stadi per la vincita dello scudetto del Napoli. Questo perché potrebbe creare confusione nei fedeli ed è considerato un atteggiamento “inopportuno”.
Scudetto del Napoli, l’Arcidiocesi: “Atteggiamenti inopportuni durante le liturgie”
Così l’Arcidiocesi di Napoli, guidata da Monsignor Nicola Longobardi, ha inviato una nota a tutti i parroci e i sacerdoti partenopei sull’inopportunità dei festeggiamenti per lo scudetto del Napoli durante le liturgie.
“Molti gesti e atteggiamenti, eseguiti durante le celebrazioni delle ultime domeniche (spesso anche in concomitanza della celebrazione dei sacramenti) e che sono visibili in rete suscitano dapprima ilarità e anche una comprensibile “partecipazione”, ma immediatamente dopo lasciano il passo a una riflessione sulla loro opportunità e liceità, se non addirittura, in alcuni casi, un senso di sgomento e disorientamento”.
Si legge nella missiva inviata alle chiese partenopee
“La celebrazione che deve esserci tra celebrazione liturgica e la festa sportiva non vuole mortificare la felicità incontenibile per il risultato raggiunto, ma anzi educare alla gioia vera, che viene solo dall’incontro con Cristo, unica speranza. Alla luce anche delle numerose segnalazioni che sono giunte all’Arcivescovo e su suo diretto mandato, questo Ufficio raccomanda fraternamente e calorosamente a tutti i sacerdoti di essere prudenti, moderati, sobri durante le celebrazioni liturgiche, evitando assolutamente di snaturarle introducendo segni, canti, simboli che non esprimano direttamente il mistero pasquale di Cristo che celebriamo. Non mancheranno momenti e luoghi diversi da quelli ricordati per unirci alla gioia della nostra gente”.