Pupo e la lettera su Impagnatiello che sta facendo il giro del web e ha scatenato – com’è ovvio che sia – infinite polemiche. Purtroppo avete letto bene il titolo del nostro articolo. Pupo ha perso un’occasione per rimanere in silenzio. Di fronte a quello che è successo nelle scorse ore a Giulia Tramontano, in realtà, tutti dobbiamo restare in religioso silenzio. Giulia è stata uccisa dal suo compagno Alessandro Impagnatiello a soli 29 anni ed era al settimo mese di gravidanza.

Il fidanzato – che aveva una seconda fidanzata, anche lei incinta – ha confessato di essere stato lui ad averla uccisa a coltellate (dopo aver finito la sparizione) e di aver provato a bruciare il cadavere dopo averlo trasportato all’interno della sua automobile. Ora è accusato di omicidio volontario aggravato, interruzione non consensuale della gravidanza e occultamento di cadavere. Interrogato dal gip Impagnatiello ha ammesso di aver ucciso in quanto stressato da tutta la situazione e di “aver agito senza un reale motivo perché stressato dalla situazione che si era venuta a creare, menzionando tra l’altro, quale fonte di stress, non solo la gestione delle due ragazze ma anche il fatto che altri ne fossero venuti a conoscenza“. Una doppia vita, quindi.

E così da giorni sono tante le persone che commentano l’accaduto sui social network e non solo. Tra questi anche Pupo che ha voluto scrivere una lunga lettere a Dagospia.

Pupo, lettera su Impagnatiello: le parole shock

Ricordiamo che anche Pupo ha al suo fianco due donne, seppure in questo caso sono entrambe a conoscenza dell’altra. Da decenni il cantante si divide tra la moglie Anna Ghinazzi e la fidanzata Patricia Abati e lui ha sempre portato avanti con orgoglio questa doppia relazione. No alla monogamia. Sarà per questo motivo che l’artista ha deciso di immedesimarsi in Impagnatiello e ha scritto una lunga lettera inviata a Dagospia che inizia così:

Anche io, come Alessandro Impagnatiello, sono un po’  stressato dalla gestione di due rapporti sentimentali che durano da trentacinque anni, ma voglio tranquillizzare tutti e soprattutto le mie due donne, mia moglie Anna e la mia compagna Patricia, non ho intenzione di uccidere nessuno.

Questa vicenda non è solo la tragedia che coinvolge due povere famiglie, ma è il dramma di una generazione di ragazzi che non sanno più sopportare niente. È il risultato del vuoto e dell’ ipocrisia della società in cui viviamo. Un contesto folle ed assurdo in cui il vero e il falso si sono mischiati al punto da non poterli più distinguere.

Le dichiarazioni

Secondo Pupo è necessario trovare una soluzione perché cose del genere non succedano più. Il problema è l’educazione delle nuove generazioni che non sono abituati ad affrontare i problemi e per questo motivo al primo ostacolo perdono la testa e compiono dei gesti assurdi, come questo:

C’è chi sbraita e urla che bisogna urgentemente trovare una soluzione, affinché fatti del genere non accadano più. Ma in che mondo vivono questi? È come dire che non ci devono essere più le guerre e che le persone devono smettere di odiarsi e di ammazzarsi fra di loro! Che cazzo vuole dire?

Non è così che si educano e si formano le nuove generazioni! Lo sappiamo benissimo che la vita è una sfida, una lotta cruenta, una guerra quotidiana e che nessuno ti regala mai niente ed è questo che dovremmo comunicare ai ragazzi.  A questi “poveracci” sempre più smarriti e disperati che, di fronte al primo problema, al primo ostacolo, si arrendono e perdono la testa.

Dopo la gaffe con il festival in Russia, arriveranno nuove scuse? Forse Pupo farebbe meglio a pensare due, dieci, cento volte prima di dire queste cose…