Pensionati esteri, quali bonus e agevolazioni spettano in Italia? Nei giorni scorsi, a questa domanda ha risposto per il governo la sottosegretaria al ministero dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino, in un question time alla Camera davanti alla Commissione Finanze. La questione riguarda, ad esempio, un pensionato che percepisce il trattamento da uno Stato estero ma che trasferisca la residenza in Italia. Può chiedere di beneficiare, ad esempio, di bonus edilizi? In realtà, le agevolazioni fiscali sui lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico non sono le uniche alle quali il pensionato estero non può accedere. Il motivo risiede nel fatto che la pensione dall’estero arriva già tassata alla fonte.

Pensionati esteri bonus edilizi possono richiederli?

Nel question time, il ministero dell’Economia e delle Finanze ha escluso che un percettore di pensione estera possa avvalersi dei bonus edilizi e del superbonus per effettuare lavori di efficientamento energetico e interventi di ristrutturazione degli edifici. La questione è ben più ampia e riguarda tutti i percettori di pensione estera che vogliano beneficiare del superbonus o degli altri bonus edilizi, ma risultano impossibilitati in quanto la detrazione fiscale dall’imposta lorda nella dichiarazione dei redditi, non opera nei confronti di redditi assoggettati a imposta sostitutiva separata o a tassazione separata.

Per lo stesso motivo, non possono beneficiare dei bonus anche i contribuenti impossibilitati a utilizzare la detrazione fiscale in quanto l’imposta lorda è già assorbita da altre detrazioni. Infine, ricadono in questa situazione anche i soggetti per i quali la detrazione non è dovuta, come quelli rientranti nella no tax area.

Pensionati esteri bonus, chi è escluso?

Sulla base della risposta del ministero dell’Economia e delle Finanze al question time, sia i pensionati esteri che i contribuenti italiani che ricadano nelle situazioni sopra descritte, non possono utilizzare tutti quei bonus per i quali è prevista la detrazione fiscale. Peraltro, nel caso del superbonus e degli altri bonus edilizi, la detrazione fiscale rimane, per i lavori iniziati dopo il 16 febbraio 2023, l’unica opzione percorribile, non potendo – il beneficiario – utilizzare l’agevolazione fiscale con lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta. La residenza in Italia ma la fruizione di pensioni estere, già tassate alla fonte, è motivo di esclusione dei vantaggi fiscali dei bonus.

Anche nel caso di imposta sostitutiva o di tassazione separata, il contribuente non può beneficiare dei bonus edilizi. Si pensi, ad esempio, alle partite Iva a regime forfettario che versano un’imposta determinata forfettariamente che non permette di fruire delle detrazioni fiscali e nemmeno delle deduzioni previste dalla normativa tributaria.

Quanti sono i pensionati esteri che scelgono l’Italia pagando il 7% di flat tax?

A proposito di pensioni estere, proprio in questi giorni è emerso che i pensionati che abbiano spostato la residenza fiscale dall’estero in Italia, beneficiando della flat tax al 7 per cento, sono poco più di cinquecento. Il dato, emerso proprio nel question time della Camera, riguarda l’agevolazione fiscale del 7% di tassazione sostitutiva. In particolare, le persone fisiche titolari di pensioni erogate da enti esteri, che trasferiscano la residenza fiscale in uno dei Comuni del Sud Italia o da quelli colpiti dagli eventi sismici del 2009, 2016 e 2017, fruiscono di un regime fiscale di favore mediante l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef con aliquota fissa del 7%.

Dei 506 pensionati all’estero che hanno scelto l’Italia dal 2019 ad oggi, 151 hanno optato per l’Abruzzo, 106 la Puglia e 75 la Sicilia. I Paesi dai quali proviene la maggior parte dei pensionati è il Regno Unito con 115 persone, seguito da Germania (109) e dagli Stati Uniti (56).