Tutta da predisporre la riforma dei bonus edilizi (ed eventualmente del superbonus) per i prossimi anni, per stabilire a chi andranno i benefici fiscali e per quali tipologie di lavori. Mentre le attenzioni sono rivolte alla ripartenza delle compravendite dei crediti d’imposta e dello sconto in fattura per smaltire le decine di miliardi di euro rimaste incagliate, il governo dovrà fare i conti con la revisione di tutte le agevolazioni, alcune delle quali sono in scadenza nei prossimi anni. A tal proposito, non mancano le proposte di riforma, la prima delle quali provenienti dall’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) che ha anticipato di voler presentare un dossier nelle prossime settimane. 

Sullo sfondo, l’entrata in vigore della direttiva europea Case green che imporrà un ripensamento di tutte le misure di efficientamento energetico e di interventi di ristrutturazione degli edifici. Ma, da questo punto di vista, un particolare peso potrebbero avere i bonus che hanno permesso di demolire e di ricostruire gli immobili, soprattutto per ridurre il rischio sismico. Buone, da questo punto di vista, le relazioni che accompagnano l’esecuzione di queste misure sulle quali il governo potrebbe puntare maggiormente nei prossimi anni. 

Riforma bonus edilizi, ecco a chi andranno le maggiori agevolazioni e per quali tipologie di lavori

Inizia a piccoli passi la riforma sui bonus edilizi e sull’eventuale seguito del superbonus che chiuderà l’esperienza al 31 dicembre 2024. Entro quella data, infatti, l’agevolazione non potrà essere fatta più valere per i lavori relativi alle villette, mentre per i condomini, dal 1° gennaio 2025, il beneficio fiscale scenderà al 70 per cento. Altre scadenze e riduzioni di percentuali di agevolazioni fiscale sono previste per gli altri bonus edilizi. È in questo perimetro che si necessita di un riordino delle varie misure, di una riforma. Infatti, più agevolazioni puntano alle stesse tipologie di lavori in contemporanea. Ad esempio, gli sconti sulle caldaie che, peraltro, andranno verso la dismissione dal marcato dal 2029. 

Ma, proprio in queste ultime settimane, si sta facendo largo il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche con il 75 per cento di agevolazione fiscale. Nato per altre finalità e complice la “crisi” degli altri bonus specifici per l’impossibilità di cedere il credito o di avere uno sconto in fattura, il bonus barriere sta iniziando a finanziare anche la sostituzione di finestre e infissi, oltre alla ristrutturazione del bagno

Superbonus e agevolazioni fiscali, si punterà a interventi sisma e di efficientamento energetico 

Nelle proposte di riforma dei bonus edilizi il primo problema sarà quello di reperire le risorse necessarie a garantire un quantitativo di lavori che, in attuazione della direttiva Case green, potrebbe essere di gran lunga superiore a quello che abbiamo visto negli ultimi anni. Il ministero dell’Economia potrebbe verificare l’andamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e spingere per lo stanziamento di risorse per la ristrutturazione degli immobili e per l’efficientamento energetico degli stessi. Altri soldi potrebbero essere dirottati, a questo proposito, dai fondi europei, in particolare da quelli che assicurano obiettivi di tipo ambientale e infrastrutturale. 

Da questo punto di vista buone sarebbero le performance dei bonus indirizzati a ridurre il rischio sismico. Su questa agevolazione si punta a investire per i prossimi anni, soprattutto per la capacità di prevedere la demolizione e la successiva ricostruzione degli immobili, con la concretizzazione dell’agevolazione fiscale per i contribuenti al momento dell’acquisto. L’obiettivo finale sarà quello della rigenerazione urbana, target di fondi europei e della direttiva Case green.

La priorità è quella di massimizzare l’efficientamento energetico degli immobili. Per arrivare a questi target e stabilire quali sono i risparmi in termini di efficientamento energetico, potrà essere utile l’esperienza di Enea, l’agenzia che si occupa delle nuove energie e tecnologie. Molti dei nuovi bonus casa in arrivo potrebbero dipendere dai risultati – ora disponibili – di quanto abbiano reso i diversi lavori agevolati.