Arriva la Cassa integrazione unica per i lavoratori dipendenti e gli agricoli che abbiano subito la sospensione dell’attività in Emilia Romagna, dopo i danni dovuti alle alluvioni. La misura, inclusa nel decreto “Alluvioni” del governo Meloni, tutela tre categorie di lavoratori subordinati: i dipendenti delle imprese inattive a causa del maltempo, quelli che non possano recarsi nella sede di lavoro a causa dei danni provocati dalle alluvioni e i lavoratori agricoli. Maggiori dettagli al decreto legge “Alluvioni” (Dl 61 del 1° giugno scorso) sono stati forniti dall’Inps per quanto concerne le modalità e i tempi per la presentazione della domanda. In tutto, il sussidio per i dipendenti interessa circa 300mila lavoratori con una copertura che può arrivare fino a tre mesi.
Per questa misura il governo ha stanziato 620 milioni di euro. Si tratta di una nuova indennità, semplificata e veloce, che l’esecutivo avrebbe intenzione di replicare nei casi di calamità. È prevista anche la presentazione di un’autodichiarazione con la quale certificare il possesso dei requisiti.
Cassa integrazione unica Emilia Romagna, chi può presentare domanda: ecco le ultime indicazioni
Sarà pagata a breve la Cassa integrazione unica per i lavoratori dipendenti che abbiano subito la sospensione dell’attività a causa del maltempo in Emilia Romagna. La misura, inclusa nel decreto “Alluvioni” del governo di Giorgia Meloni, prevede l’indennità a favore di circa 300mila lavoratori, tra dipendenti di aziende ferme, subordinati impossibilitati a raggiungere il luogo di lavoro e agricoli. Il sussidio è riconosciuto dall’Inps al quale occorrerà inviare l’istanza, entro la scadenza temporale della previsione degli aiuti del 31 agosto 2023. La nuova Cassa integrazione unica, resa più snella e semplificata negli adempimenti, potrà essere corrisposta per un periodo massimo di 90 giorni, nell’arco temporale dal 1° maggio al 31 agosto 2023.
La copertura andrà a favore anche dei dipendenti impossibilitati a raggiungere il luogo di lavoro. In questa casistica rientrano anche i dipendenti che non possano muoversi a causa delle strade interrotte o a rischio di frane, anche se l’impresa dovesse essere attiva. La tutela per questi lavoratori copre fino a 15 giorni, anche se non si escludono eventuali proroghe. A essere tutelati, anche i lavoratori agricoli che potranno beneficiare fino a un massimo di 90 giornate lavorative dell’ammortizzatore sociale. Il parametro di riferimento per questi lavoratori è la disoccupazione agricola.
Chi, come e quando può presentare istanza Inps: ecco qual è l’importo spettante dell’indennità
In tutto, le risorse stanziate dal governo per l’ammortizzatore sociale sono pari a 620 milioni di euro. Alcune indicazioni su come presentare domanda sono emerse dalle indicazioni del ministero del Lavoro e dall’Inps. La domanda della Cassa integrazione unica dei lavoratori dipendenti potrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica, mediante il sito dell’Inps. A presentarla dovranno essere i datori di lavoro che abbiano subito danni alla propria azienda o per i quali si registri l’assenza di lavoratori impossibilitati a raggiungere l’azienda stessa. Le stesse previsioni sono dettate per i lavoratori agricoli, compresi gli “avventizi” che non abbiano potuto iniziare la stagione.
Secondo le indicazioni emerse finora, si ipotizza che le istanze potranno essere inoltrare a partire dalla metà di giugno, affinché i primi pagamenti possano arrivare a luglio. Nella domanda, i datori di lavoro dovranno ricorrere anche all’istituto dell’autocertificazione, descrivendo le condizioni di fermo dell’impresa o dell’impossibilità dei lavoratori di raggiungere la sede. In merito all’importo dell’indennità, è necessario rifarsi alle integrazioni salariali del decreto legislativo 148 del 2015, per un importo massimo di 1.321,53 euro su base mensile per il 2023, diminuito della trattenuta del 5,84 per cento. L’importo netto corrisponde, quindi, a 1.244,36 euro.