La tragedia che ha colpito Giulia Tramontano, la giovane mamma in attesa di un bambino, continua a scuotere l’opinione pubblica: le parole di dolore e rabbia sono state amplificate dall’appello commovente del figlio mai nato, Thiago, attraverso una lettera immaginaria scritta dalla sorella della vittima, Chiara.

In questo messaggio struggente, Thiago prende voce e si rivolge alla sua mamma Giulia, che è stata brutalmente uccisa da Alessandro Impagnatiello. La lettera è stata pubblicata sui social media da Chiara, che avrebbe dovuto diventare zia del piccolo Thiago.

Le parole del bambino, scritte attraverso la penna di Chiara, sono state come pietre che si aggiungono al dolore già insopportabile delle due famiglie distrutte. Thiago afferma: “Io non ero una gravidanza mammina, ero una persona. Avevo braccia, gambe, testa e cuore. Lui mi ha ammazzato. Ci ha ammazzati entrambi! Quello è un mostro, senza cuore. Ci ha ammazzati, mammina Giulia, senza pietà”.

La lettera immaginaria di Thiago, il figlio di Giulia, scritta dalla sorella

Mamma Giulia, stai meglio adesso mammina? È passata la paura, è finito il dolore? Stringiamoci mammina Giulia, staremo sempre insieme adesso, nessuno mai potrà farci del male, nessuno. 

Quanto dolore mammina, quanto terrore. Io l’avevo già capito sai che stavi male, ch’era successo qualcosa. L’avevo capito quando hai parlato con quella signora. D’un tratto il tuo cuore si è fermato, il tuo sangue anche e io faticavo a respirare.  

E poi l’hai cercato, lui, il mostro. Gli volevi parlare. E poi quei colpi, quel tuo terrore che ti faceva scoppiare il cuore e io che faticavo a respirare mammina.  

E poi quel sapore metallico, quel profumo di mandorle amare. Il sangue mammina, il tuo sangue che si mescolava al mio terrore. È durato poco, mi sono raggomitolato in quello spazio dolcissimo e insieme siamo volati via. 

Dicono che era mio padre, lui, il mostro. Quello che ti ha ammazzata e che ha ammazzato anche me. Dicono che aveva organizzato tutto, ogni dettaglio. E dicono che lo accuseranno di interruzione non consentita di gravidanza. Ma che è questa cosa, mammina? 

Lui mi ha ammazzato, ci ha ammazzato entrambi! Io non ero una gravidanza mammina, ero una persona. Avevo braccia e gambe e testa e cuore. E avevo anche imparato ad amarlo. 

Lui, il mostro, quello che tu, a volte, chiamavi papà quando mi parlavi di lui. Ma quale papà, mammina? Quello un mostro è, senza cuore. Ci ha ammazzati mammina Giulia, senza pietà. 

E adesso staremo sempre insieme. Però mi dispiace, mamma Giulia. Non vedrò mai il mare che tanto ti piaceva, non mangerò quintali di cioccolata, non canterò le canzoni che piacevano a te. 

Non nascerò mai mammina Giulia. Ma in fondo, forse, è meglio così. Se fossi nato senza una mamma e con un mostro per papà che vita sarebbe stata la mia? Almeno adesso sto qui, in questo spazio infinito, con te mammina mia. 

Stretti stretti, cuore a cuore. Per sempre mammina mia. Che mi avevi dato la vita e che lui ce l’ha tolta. Ti amo mamma Giulia. E ti amerò per l’eternità. Il tuo bambino.

Questo messaggio rivela l’orrore e la crudeltà dell’omicidio che ha colpito Giulia e il suo bambino non ancora nato. È un grido di dolore che mette in luce la violenza subita da entrambi e il dolore profondo che questa tragedia ha causato a tutta la famiglia.

Il messaggio prima dell’omicidio

Ma la storia di Giulia e Thiago non si ferma qui. Prima dell’omicidio, Giulia aveva deciso di lasciare Alessandro Impagnatiello dopo aver scoperto i suoi tradimenti e le sue menzogne. Alessandro scriveva per messaggio: “Veramente prima ancora di far nascere un bambino tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori già separati? Ma che madre sei!“.

Questa frase terribile e piena di rabbia svela una dinamica di controllo e possessività da parte dell’aggressore. La paura di Alessandro di essere abbandonato e di perdere il controllo sulla situazione lo ha spinto a commettere questo atto bestiale.