“Sono convinto che entro cinque anni il campionato saudita sarà fra le migliori leghe del mondo” firmato Cristiano Ronaldo. Una frase forte e discutibile ma la direzione sembra essere quella visto che Lionel Messi è pronto ad accettare il contratto all’Al-Hilal. Si tornerebbe così a creare il duello che ha caratterizzato gli ultimi venti anni di calcio mondiale. In Spagna sono sicuri che l’annuncio arriverà il 6 giugno dopo che la Pulce avrà terminato la sua deludente avventura francese al Paris Saint Germain. Eppure c’è ancora qualcuno che spera in un ripensamento per indossare nuovamente la maglia del Barcellona. Xavi infatti è pronto ad accoglierlo a braccia aperte così come Robert Lewandowski.
400 milioni vs scelta di cuore
Solita questione: rimanere in un calcio competitivo o chiudere la propria carriera con un contratto faraonico ma in una realtà, al momento, di secondo livello? La risposta può conoscerla solo Lionel Messi che però ora è chiamato ad una decisione. Sul piatto ci sta volare all’Al-Hilal in Arabia Saudita che offre 400 milioni di euro a stagione di ingaggio come il corteggiamento del Barcellona con Xavi che più volte ha parlato con il capitano argentino per convincerlo a tornare in Catalogna. Nella penisola iberica sono convinti che la scelta ricadrà sul Medio Oriente e sarà annunciata il prossimo 6 giugno quando terminerà gli impegni con il Paris Saint Germain e avrà salutato il club.
Al di là delle previsioni di Cristiano Ronaldo sulla crescita del calcio saudita che sembra essere un semplice tentativo per dare visibilità ad una realtà secondaria. L’arrivo di Lionel Messi accenderebbe i riflettori sull’eterno dualismo fra il portoghese e l’argentino ma sorgono dubbi su quanto loro due possano rendere appetibile il campionato anche per altri giocatori. L’ipotesi più accreditata è che possa ripetersi quando accaduto con la Major League Soccer quando accoglieva campioni a fine carriera per vendere un prodotto più per fini commerciali che sportivi. Discorso che infatti si può replicare fedelmente anche per Karim Benzema che ha ricevuto una offerta da 100 milioni di euro a stagione dall’Al Ittihad.
I riflettori sicuramente si sono accesi ma più per curiosità che per passione di un campionato che non offre uno spettacolo avvincente. Interessante l’eventuale sfida in campo fra Ronaldo e Messi più per una questione affettiva che tecnica dato che il contesto intorno non è di prima fascia e quindi anche lo spettacolo andrà a risentirne. Proprio su questa leva si muove Xavi che vuole convincere la Pulce nel rimanere ancora nell’elitè del calcio.
Sarebbe la soluzione più romantica. Lionel Messi dice no all’Al-Hilal per tornare nella società che lo ha fatto crescere e consegnato alla storia per tentare di tornare sul tetto del mondo. Una impresa complicata ma affascinante che si dovrà inevitabilmente scontrare con il suo vecchio mentore Pep Guardiola e il suo Manchester City. Nemmeno a dirlo che sarebbe la soluzione preferita anche dalla famiglia visto che i figli di Messi si sentono spagnoli a tutti gli effetti. In fibrillazione l’ambiente blaugrana che confida in Xavi per riabbracciare un idolo mai dimenticato nemmeno dopo la decisione dell’addio di due stagioni fa.
Una idea che convinto anche il presidente del Barcellona Laporta che si sta districando fra i problemi economici del club e lo scandalo per le tangenti pagate a Negreira, ex responsabile degli arbitri della Liga spagnola. Riportare Messi è una operazione che richiede il sacrificio di qualche giocatore ma diventerebbe anche un passpartout per una riconferma alle prossime elezioni per la presidenza che si terrà nel 2024. La posizione di Laporta è precaria e il ritorno della Pulce sarebbe l’arma segreta per convincere gli azionisti ad un nuovo mandato.