La giunta così disegnata dal sindaco Melucci ha cessato di esistere. Sette assessori su nove sono stati dismessi a neanche un anno dalle amministrative di Taranto del 2022. Rimangono in carica solamente i fedelissimi Fabrizio Manzulli e Mattia Giorno. Tutto da rifare insomma.
I motivi che sono alla base della decisione del primo cittadino, Rinaldo Melucci del Pd, risiedono sulla necessità di avvalersi di competenze tecniche, soprattutto “a garanzia dei dossier e delle scadenze di una certa rilevanza per la città”.
Taranto, il sindaco azzera la giunta: chi sono gli assessori che vanno via
Gli assessori che salutano la giunta sono:
- Giovanni Azzaro, con deleghe al Patrimonio e Sport;
- Cosimo Ciraci, Polizia Locale e Protezione Civile;
- Laura Di Santo, Ambiente e Qualità della Vita;
- Fabiano Marti, Cultura e Spettacolo;
- Gabriella Ficocelli, Servizi sociali e Integrazione;
- Francesca Viggiano, Urbanistica e Società Partecipate;
- Maria Luppino, Pubblica Istruzione e Università:
Rimangono in carica, nella Giunta di Taranto, l’assessore Mattia Giorno, con le deleghe ai Lavori pubblici e la Mobilità sostenibile, e il vicesindaco Fabrizio Manzulli, con le deleghe allo Sviluppo Economico e Innovazione. Nelle prossime settimane, si legge in una nota, “ci sarà modo di interloquire con i gruppi consiliari per raccogliere utili spunti alla ricostituzione della giunta comunale e degli altri contenitori amministrativi”.
“Nel frattempo il sindaco ha confermato la volontà di allargare la componente tecnica a garanzia dei dossier e delle scadenze di una certa rilevanza per la città. Questo, nella considerazione che la fase delicata e di lavoro intenso, che l’ente civico e la città stanno affrontando, impongano di ripartire da un concreto e convinto spirito di servizio nei confronti della comunità e dei suoi interessi”.
Il sindaco Melucci ha vinto le scorse amministrative, del 12 giugno 2022, al primo turno con il 60% del consenso. Non è però il suo primo mandato. Melucci amministra Taranto dal 29 giugno 2017 al 16 novembre 2021, quando 17 consiglieri comunali hanno raccolto le firme e provocato lo scioglimento anticipato del Consiglio, a cui è poi subentrato il commissario Vincenzo Cardellicchio fino alle comunali del 12 giugno 2022.