Protesta la ong tedesca Sea-Eye contro il fermo di 20 giorni a cui è stata sottoposta ieri, insieme alla Mare-Go, per non aver rispettato l’ordine di recarsi nel porto assegnato. Attualmente le due unità navali Sea-Eye 4 e Mare-Go sono ormeggiate rispettivamente nei porti di Ortona e Lampedusa. I provvedimenti sono stati emessi dopo gli accertamenti effettuati da IMRCC Roma, l’autorità coordinatrice dei soccorsi, in base al DL 1/2023, convertito nella legge 15/2023 e recante “disposizioni urgenti in materia di transito e sosta nelle acque territoriali delle navi non governative impegnate nelle operazioni di soccorso in mare”.
Sea-Eye in fermo: “altro tentativo di criminalizzare il salvataggio in mare per giustificare un’azione statale sempre più brutale”
Secondo quanto riportato dalla Guarda Costiera Italiana, il motivo che ha portato al fermo è che dopo aver soccorso 17 persone nella zona di ricerca e soccorso libica, Sea-Eye ha portato in salvo altre 32 persone nella zona Sar maltese, non raggiungendo dunque il porto di Ortona il prima possibile. Dal Sea-Eye 4 il ritardato arrivo al porto di Ortona era necessario:
Il Sea-Eye 4 ha interrotto il suo avvicinamento a Ortona martedì sera perché c’era una chiamata di soccorso da una barca con più di 400 persone nella zona di ricerca e soccorso maltese. La barca è stata infine individuata dall’aereo di ricerca civile Seabird. Poiché nessun attore statale ha confermato il coordinamento dell’emergenza marittima e Malta non ha coordinato per molti mesi le emergenze, la missione di salvataggio aggiuntiva per Sea-Eye era senza alternative.
Durante la ricerca delle 400 persone, Sea-Eye avrebbe ricevuto un’ulteriore chiamata di soccorso, proveniente da una barca a vela che aveva individuato 32 persone su un’imbarcazione in condizioni pericolose. Sea-Eye ha raggiunto la barca in questione e messo in sicurezza le persone. L’ong ha dunque ha contravvenuto all’impartita disposizione di raggiungere nel più breve tempo possibile il porto di Ortona, per dirigersi verso un’altra unità di migranti sulla quale stava già giungendo in soccorso una motovedetta SAR della Guardia Costiera italiana.
Sea-Eye sarebbe arrivata al porto di Ortona con 49 persone a bordo. Il presidente di Sea-Eye, Gorden Isler, ha rilevato le criticità dei viaggi verso porti assegnati, che comportano che si dovrà decidere durante il viaggio se rispondere ad altre chiamate di soccorso: “Certo che lo faremo anche se questo poi porterà ad accuse di violazione delle leggi italiane“. La nave tedesca Mare-Go invece è giunta ieri nel porto di Lampedusa, contravvenendo alla disposizione di dirigersi al porto di Trapani, porto di sbarco individuato dal Ministero dell’Interno. Per l’equipaggio tedesco sarebbe stato “irragionevole” navigare fino al porto assegnato, a ben 32 ore di navigazione.