Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha preso parte al ‘Shangri-La Dialogue 2023’, vertice sulla sicurezza in Asia che si è tenuto a Singapore, dove ha parlato del rapporto tra Cina e Usa. Austin ha dichiarato che le linee di comunicazione aperte tra i leader militari e di difesa statunitensi e cinesi sono “essenziali” sia per evitare conflitti, sia per rafforzare la stabilità nella regione Asia-Pacifico. Il rapporto tra Stati Uniti e Cina è ai minimi degli ultimi decenni, a causa di profonde divisioni: dalla sovranità di Taiwan allo spionaggio, fino alle dispute territoriali nel mare Cinese.

Lloyd Austin: “Più parliamo con la Cina, più evitiamo fraintendimenti e calcoli errati”

Taiwan, considerato da Pechino parte ‘inalienabile’ del suo territorio da riunificare anche con la forza, è uno dei nodi centrali di discussione. Austin ha affermato che gli Stati Uniti sono “profondamente impegnati” nella politica di lunga data della ‘Unica Cina’, che riconosce Pechino come governo della Cina, ma consente relazioni informali con Taiwan. Austin ha anche guardato all’invasione russa in Ucraina, come modello negativo, esempio di “quanto diventerebbe pericoloso il nostro mondo se i grandi Paesi potessero semplicemente invadere i loro vicini pacifici impunemente”. Gli Usa intendono “preservare lo status quo nello Stretto di Taiwan“, continuando a opporsi contro qualsiasi cambio unilaterale da entrambe le parti.

Austin ha manifestato la sua preoccupazione “che la Repubblica popolare cinese non sia stata disposta a impegnarsi più seriamente su meccanismi migliori per la gestione delle crisi tra i nostri due eserciti”. Il segretario alla Difesa ha poi messo in chiaro:

Gli Stati Uniti non cercano una nuova guerra fredda e la concorrenza non deve mai sfociare in conflitto. Per essere chiari non cerchiamo conflitti o scontri, ma non retrocederemo di fronte al bullismo o alla coercizione

È plausibile – ma non certo – che la Cina possa invadere Taiwan, coinvolgendo anche gli Stati Uniti, ma “la deterrenza è forte oggi ed è nostro compito mantenerla tale”, dice Austin. Tra i funzionari americani è diffusa la convinzione che il presidente cinese Xi Jinping abbia condotto le sue forze armate a sviluppare le capacità per una possibile invasione dell’isola entro il 2027, anno simbolico in quanto centenario dell’Esercito popolare di liberazione.

Il presidente Biden ha rafforzato molto i legami in Asia, con Australia, Giappone, India, Filippine e Taiwan. L’accordo per la fornitura all’Australia di sottomarini a propulsione nucleare, all’interno di un patto di sicurezza tra Usa e Gran Bretagna, è stato criticato da Pechino. Austin ha invece rivendicato come il patto Aukus promuova maggiore stabilità e sicurezza nell’Indo-Pacifico.