L’avanzata della Russia non si placa e, secondo quanto scritto dallo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine su Facebook, “Il nemico non smette di cercare di occupare completamente le regioni di Luhansk e Donetsk“: solo durante l’ultimo giorno, nella regione del Donbass si sono susseguiti 29 scontri di combattimento. In particolare, i russi continuano ad attaccare la città di Maryinka, nel Donetsk. I soldati delle forze armate ucraine sono riusciti a respingere i 14 attacchi nemici alla città, infliggendo anche perdite significative di soldati e armi al nemico.
Guerra in Ucraina, nella notte si susseguono attacchi su tutto il territorio ucraino
I russi sono avanzati anche in direzione di Novoselivskyi, nella regione di Luhansk e hanno lanciato due offensive, una nell’area di Makiivka nella regione di Luhanks, l’altra a Spirnyi nella regione di Donetsk”. Hanno inoltre compiuto “67 attacchi aerei e 17 attacchi missilistici, effettuando 91 attacchi da sistema di difesa missilistica”. Rimane molto alta la probabilità che la Russia lanci missili e realizzi attacchi aerei su tutto il territorio ucraino. I difensori ucraini “hanno distrutto 15 missili da crociera e 17 UAV d’attacco del tipo “Shakhed-136″ russi”.
Anche nell’oblast di Kharkiv la situazione non è più tranquilla. Ieri una donna è rimasta uccisa e tre bambini feriti, dopo che la loro auto è passata sopra una mina. Il governatore Oleh Syniehubov, a Kyiv Indipendent, ha riportato che le quattro persone stavano viaggiando tra i villaggi di Morozova Dolyna e Lemishchyne, vicino al confine con la Russia. I medici stanno lottando per salvare la vita dei tre ragazzi, due adolescenti di 12 e 15 anni e un ragazzo di 12.
Il presidente ucraino Zelensky in mattinata ha ordinato un’ispezione dei rifugi antiaerei, dopo che in un raid aereo russo sono rimaste uccise tre persone (una bambina di nove anni, sua madre e un’altra donna) a Kiev, dove i bunker erano chiusi. I bunker dovrebbero essere accessibili in ogni momento e per questo Zelensky ha richiesto al ministro delle Industrie strategiche e al ministro dell’Interno di condurre una verifica di tutti i rifugi.
Zelensky: “grande sostegno da parte degli alleati”, in arrivo gli F-16
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato di aver ricevuto “un forte sostegno” in guerra dagli alleati che hanno partecipato al vertice in Moldova ieri. È emerso che i caccia F-16 potrebbero essere messi a disposizione dell’Ucraina entro sei mesi da parte di Regno Unito, Danimarca, Polonia, Paesi Bassi e Belgio.
Gli Usa hanno approvato programmi di addestramento per piloti ucraini sugli F-16. Lunedì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro danese Mette Frederiksen discuteranno un approccio congiunto sull’addestramento dei piloti ucraini su aerei di tipo occidentale: “Sarà discusso il sostegno incrollabile all’Ucraina di fronte alla brutale guerra di aggressione della Russia”.
La guerra in Ucraina sta mettendo in grande difficoltà entrambi gli schieramenti. Secondo quanto riporta un rapporto dello stato maggiore ucraino, per reintegrare le perdite di soldati la Russia starebbe facendo firmare contratti per il servizio militare di “3-5 mesi”, conducendo un’attività di sensibilizzazione tra coloro che sono stati rilasciati sulla parola.
Il tutto è finalizzato a “combattere i tentativi occidentali di provocare una crisi” e “rafforzare la sovranità economica della Russia”, come si legge nel comunicato ufficiale, riportato dall’agenzia Tass, in occasione del 31imo anniversario del dipartimento. Temi molto rilevanti, secondo il Consiglio di sicurezza russo, sono “la prevenzione delle minacce informatiche e la lotta al terrorismo e all’estremismo”, ma anche il contrasto alla “cinica campagna di informazione dell’Occidente collettivo contro la Russia per screditare il Paese, la sua storia e le sue tradizioni”.
Gli Stati Uniti, ormai stretti alleati di Kiev, si sono detti “soddisfatti“, della prontezza dell’Ucraina in vista della controffensiva. Per l’alleato russo, la Bielorussia, arriva invece oggi una notizia negativa: Moody’s ha tagliato il rating della Bielorussia a C con outlook stabile, per riflettere la valutazione sul peso delle sanzioni che “probabilmente causeranno lunghi e duraturi danni all’economia e alle finanze pubbliche”.